paolo ferrero.jpg
Saranno il segretario del Prc Paolo Ferrero, quello provinciale Enrico Flamini, il segretario della Cgil umbra Mario Bravi e Stefano Zuccherini i protagonisti, insieme a tutti coloro che verranno intervenire, dell'assemblea con i lavoratori che si terrà domenica 19 alla Casa dei popoli di Casa del Diavolo. Lavoratori che verranno da una delle zone umbre più colpite dalla crisi economica, ossia quella di Nocera, Gualdo, Fabriano. Gubbio e Perugia. Prima del pranzo di sottoscrizione (il cui incasso verrà devoluto alle Rsu della Merloni), verrà presentato quello che il Prc ha chiamato Fondo di resistenza e solidarietà tra “operai, piccoli artigiani, impiegati, agricoltori, ambulanti, precari e disoccupati”. A spiegare il senso dell'iniziativa ci hanno pensato questa mattina in una conferenza stampa che si è tenuta a palazzo Cesaroni gli stessi Enrico Flamini e Stefano Zuccherini. Dopo aver espresso la piena vicinanza e solidarietà del partito alle vittime del sisma abruzzese, Flamini ha detto che “proprio oggi dalla Federazione del Prc di Perugia sono partite le 'brigate di solidarietà attiva' alla volta di Tempera e L’Aquila, con tre camioncini che trasportano generi alimentari e vestiario”. Un esempio di quella solidarietà concreta che tutto il partito ha voluto testimoniare nei confronti degli abruzzesi. “Sosteniamo con forza – ha detto poi Flamini a proposito dell'iniziativa del 19 - la costruzione dei 'comitati anti-crisi'. Ossia una rete di cittadini, lavoratori, studenti, pensionati, donne e uomini che parli delle situazioni reali. Esattamente come abbiamo fatto con i Gruppi d’acquisto popolare e con le casse di resistenza. Una comunità che resiste alla drammatica crisi economica e che promuove pratiche solidaristiche per rivendicare nuove forme di protezione e promozione sociale, di opportunità, di eguaglianza. La  crisi economica che stiamo vivendo anche nel nostro territorio provinciale – prosegue Flamini - ha mostrato il fallimento delle politiche di compressione dei salari, di precarizzazione del lavoro, dalla riduzione dello stato sociale. Chi si è appellato al mercato come  regolatore unico dello sviluppo ha fallito, così come chi ha permesso il dominio dell'economia sui bisogni sociali, sui beni comuni. Il governo oggi interviene solo per sostenere le banche e la finanza. Per i lavoratori soltanto cassa integrazione e licenziamenti” Più ad ampio raggio poi il discorso di Zuccherini, che parte dalle criticità che l'attuale modello di sviluppo ha mostrato: “L'Europa – dice – ha brillato fino a questo momento per incapacità di uscire dalla crisi con idee di progresso vero, di avanzamento sociale anche sul piano dei diritti. Ci avviciniamo – prosegue Zuccherini – ad elezioni importanti in un territorio devastato dalla cementificazione. E' giunto il momento di cambiare questo modello di sviluppo. E allora noi lanciamo una ipotesi alla comunità regionale. Se in questi giorni i vescovi hanno fatto una iniziativa lodevole come quella di dare vita al fondo di solidarietà, noi vogliamo costruire, attraverso questi comitati, un blocco sociale contro la crisi, che la combatta. Questo blocco sociale può rivendicare la capacità di ripensare questo modello di sviluppo”. Condividi