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di Franco Calistri Nei giorni passati, proprio dalle colonne di Umbria Left, a più riprese mi ero speso in argomentazioni a favore della formazione di una lista unitaria della Sinistra per le prossime elezioni europee, per questo stesso motivo avevo convintamente aderito all'appello lanciato da Ingrao e Tortorella. Purtroppo le cose non sono andate in questa direzione, ancora una volta hanno prevalso opposte rigidità nonostante il rischio per tutte le forze della Sinistra di non superare l'odioso sbarramento del quattro per cento voluto dal duo Veltroni/Berlusconi. E' stato un errore, ma l'obiettivo resta, per il futuro, ancora valido. Quindi alle prossime elezioni europee saranno presenti almeno due liste della Sinistra: la prima, che a me sembra tanto una riedizione di un Arcobaleno in chiave più ristretta, una sorta di Arcobaleno bonsai, che tiene insieme in un cartello elettorale Socialisti del vecchio PS,uscito assai malconcio dalle passate elezioni politiche, cui si aggiungono Verdi, Sinistra Democratica e i fuoriusciti da Rifondazione e Comunisti Italiani; ciascuno con in testa un proprio progetto politico, tanto che se eleggeranno rappresentanti al Parlamento Europeo, andranno a sedere in gruppi diversi. Qualcuno aderirà al gruppo del Socialismo europeo, altri andranno tra i Verdi Europei ed altri ancora nel GUE (Sinistra Unitaria Europea). Per quanto riguarda la seconda lista siamo in presenza di un raggruppamento che unisce quattro forze politiche (Rifondazione, Comunisti italiani, Socialismo 2000, Consumatori uniti) che si ritrovano n una comune proposta politica per l'Europa, che propongono una uscita a sinistra dalla crisi in Italia come in Europa, ed i cui eletti siederanno tutti nel gruppo del GUE, ovvero all'opposizione rispetto alle politiche liberiste di Maastricht e di Lisbona, in larga parte responsabili della crisi che ci attanaglia e che sono state, seppur con accenti diversi, fino ad oggi accettate e sostenute da tutti gli altri gruppi del parlamento europeo. Ma questa lista ha anche un qualcosa di più oltre a rappresentare una proposta politica unitaria, di sinistra, anticapitalista per l'Europa, riapre un percorso di unità a sinistra in Italia, non è un caso che le quattro forze politiche che hanno dato vita alla lista hanno deciso di continuare questo rapporto di collaborazione andando oltre l'esperienza elettorale, di rafforzarlo ed approfondirlo, di allargarlo ad altre culture politiche della sinistra. Già oggi, nell'esperienza della lista, si ritrovano a confrontarsi le due culture storiche della sinistra italiana, quella comunista e quella socialista, arricchite da contributi e pratiche del mondo ambientalista, del pacifismo e, da ultimo, del movimento dei consumatori. D'altro canto se si guarda in giro per l'Europa, dove la Sinistra non se la passa certo bene, l'unico esempio di formazione politica di Sinistra in ascesa, in crescita di consensi è quello della tedesca Die Linke, nata da un rapporto fecondo tra sinistra socialdemocratica e comunisti. Questi ritengo siano tutti buoni motivi per appoggiare la lista di Sinistra Europea, per sostenerla ed impegnarsi affinché abbia un buon risultato, nella consapevolezza che quanto migliore sarà il risultato elettorale, tanto maggiori saranno le probabilità che il processo di convergenza politica vada avanti, restituendo finalmente all'Italia una forza politica di Sinistra degna di questo nome. E tutti noi sappiamo quanto ce ne sia bisogno, sopratutto in tempi difficili e bui come quelli che stiamo attraversando. Condividi