L'ex generale dei carabinieri forestali, Guido Conti, si sarebbe suicidato ieri mattina  sparandosi un colpo di pistola. Il suo corpo è stato ritrovato nelle campagne di Pacentro (L'Aquila), all'interno della sua macchina, una Smart,  con la quale  si era allontanato da casa. La famiglia, alla quale avrebbe scritto un biglietto di commiato, ne aveva denunciato la scomparsa dalla sua abitazione di Sulmona, nel pomeriggio di ieri.

Conti aveva 58 anni ed era recentemente andato in pensione. Aveva assunto, in queste settimane, un ruolo da dirigente nella Total impegnata nelle ricerche petrolifere in Basilicata. Incarico dal quale si era però dimesso nei giorni scorsi.

Per molti anni, prima del raggiungimento dell'età pensionabile, Guido Conti aveva comandato il Corpo Forestale dell'Umbria, fino al suo assorbimento nell'Arma dei carabinieri.

Fra le inchieste più importanti  da lui coordinate dal generale quella denominata "Acciaio sporco", dello scorso anno, con la quale il corpo forestale dello Stato fece luce su una truffa milionaria ai danni di  Ast.

La notizia della morte dell’alto ufficiale ha suscitato profonda commozione nella nostra regione e molti sono stati gli attestati di cordoglio manifestati. Fra questi quelli della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e dell’assessore regionale all’ambiente, Fernanda Cecchini: «Ai familiari del generale Conti – hanno scritto – vogliamo porgere le condoglianze della Regione Umbria nel ricordo di un uomo che, con passione, ha dedicato una parte della sua vita alla crescita ed al miglioramento dei nostri territori umbri».

Una fine, la sua, che ha comunque suscitato non poche perplessità e sulla quale sarebbero in corso indagini da parte dei Ros. 

Condividi