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L'AQUILA - Una ragazza e' stata recuperata viva dopo 42 ore sotto le macerie di una palazzina crollata nei pressi del centro storico dell'Aquila, sotto Villa Gioia. La ragazza, di nome Marta, era in pigiama e vigile. Era riparata in una sorta di nicchia formata dai pilastri di cemento armato che le ha consentito di sopravvivere anche alle ulteriori scosse che ci sono state dalla notte di domenica. La ragazza era incastrata, hanno spiegato i vigili del fuoco di Venezia e Cuneo che hanno effettuato il salvataggio, e aveva un braccio schiacciato e una gamba bloccata sotto un grosso pezzo di cemento. E' stata individuata verso le 19,30 di stasera. ''Come l'abbiamo individuata - racconta Bruno, il vigile del fuoco che l'ha estratta - abbiamo puntellato le macerie per evitare che ci franassero addosso. Lei era cosciente e ci parlava durante tutte le operazioni di soccorso''. ''Ci e' andata bene'', aggiungono i vigili della squadra di Cuneo e Venezia che sono arrivati all'Aquila ieri sera alle 23 dopo un viaggio di 900 chilometri. Si chiama invece Eleonora Calesini, 20 anni, ed e' di Mondaino (Rimini), la ragazza estratta viva intorno alle 21.30 dalle macerie dell'edificio di cinque piani crollato in via Poggio all'Aquila, dove viveva con altre studentesse. E' in buone condizioni ed e' stata trasportata in elicottero insieme a un'amica in un ospedale, probabilmente del teramano: la notizia e' stata riferita dal padre della ragazza, all'Aquila da due giorni, direttamente al sindaco di Mondaino, Luigi Casadei, che invece era rimasto in Romagna accanto al resto della famiglia Calesini, con la madre e il fratello della ragazza. All'arrivo della notizia a casa si sono sentite urla di gioia e pianti di commozione. Qualcuno ha gridato al miracolo per il salvataggio a tante ore di distanza dal crollo. Condividi