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''Mentre il consiglio regionale approva una legge per valorizzare il mobile di qualità, a Palazzo dei Priori si discute sull'autorizzazione ad una grande multinazionale ad aprire un insediamento nel capoluogo''. Lo ha messo in evidenza stamani a Palazzo Cesaroni il capogruppo del Prc, Stefano Vinti, prima del voto sulla legge che istituisce il marchio per il mobile in stile dell'Umbria. ''Bisogna decidersi - ha ribadito Vinti - non si può in Piazza Italia spingere per valorizzare il prodotto di qualità dell'Umbria e, dall'altro capo di Corso Vannucci, pensare di introdurre nel settore produttivo umbro una presenza multinazionale come quella dell'Ikea che riguarda prodotti della stesso settore ma di tutt'altra rilevanza. Tenendo poi conto che, in questo secondo caso, i profitti non resteranno in Umbria''. La legge che il consiglio regionale ha discusso fino all'abbandono dell'aula da parte del centrodestra di cui Umbrialeft ha parlato nel precedente articolo, individua le aree di eccellenza del mobile in stile in Umbria precisando che il loro riconoscimento deriverà dall'indiscussa tradizione del settore e dalla concentrazione di produttori del comparto. I Comuni attualmente riconosciuti come aree di eccellenza (ma emendamenti sono stati presentati stamani per introdurne altri, e De Sio, per il Pdl, ha proposto che questa individuazione avvenga in sede di regolamento) sono Città di Castello, San Giustino, Umbertide, Gubbio, Gualdo Tadino e Todi. Condividi