Il sindaco di Perugia, Renato Locchi, ha scritto una lettera al prefetto, Enrico Laudanna, in merito alle Circoscrizioni di decentramento, in risposta ad una comunicazione dello stesso prefetto con la quale ''l'amministrazione comunale - scrive Locchi, esprimendo sconcerto - e' stata 'invitata' a riformare i propri atti statutari e regolamentari in materia, entro la data di convocazione dei comizi elettorali (il prossimo 23 aprile)''. Una ''posizione assunta, a quanto si legge - prosegue Locchi - in recepimento delle indicazioni del ministero dell'Interno''. Locchi scrive, fra l'altro, che ''il Comune di Perugia invita e diffida codesta Autorità alla tempestiva e rituale convocazione dei comizi anche con riguardo ai Consigli circoscrizionali del Comune di Perugia, riservandosi ogni diritto ed azione sia avverso tali comunicazioni sia, piu' in generale, in ordine alla propria posizione e a quella dei cittadini di cui e' ente esponenziale''. Secondo il sindaco, riferisce una nota del Comune, ''sono del tutto evidenti, da un lato, l'assenza di qualsivoglia potesta' tutoria dell'apparato governativo in questa materia e, dall'altro, l'impossibilita' di evitare una rituale, completa e doverosa convocazione dei comizi: non consta infatti sussistere alcuna norma di legge che consenta agli organi statali la disapplicazione di atti amministrativi adottati da Enti dotati di ampia autonomia, atti assistiti da presunzione generale di legittimita' e la cui efficacia non sia stata sospesa in sede giurisdizionale. E come tali si atteggiano, ad oggi, i provvedimenti comunali di cui si discute''. Locchi ricorda inoltre che la suddivisione in cinque Circoscrizioni e' stata introdotta nello Statuto comunale nel novembre 2008 e ''ne' in precedenza, ne' in occasione dell'approvazione di tale atto nulla e' stato eccepito!''. ''La strumentalita' della posizione dell'opposizione, volta unicamente a non far svolgere le elezioni circoscrizionali e non ad avere un diverso numero delle stesse, e' palese anche in considerazione del comportamento da essi tenuto nei confronti del ricorso giurisdizionale, che ad oggi non e' stato ancora depositato presso il Tar - continua Locchi - dimostrando cosi' alcun interesse reale a far esaminare e valutare il merito della questione''. Il sindaco aggiunge inoltre, fra l'altro, che ''non si comprende l'inerzia con cui la comunicazione ministeriale sia stata indicata al Comune (e ad oggi non ancora trasmessa). Tenuto conto del fatto che l'ultima seduta di Consiglio comunale si terra' il 22.4 p.v., qualsivoglia 'suggerimento' e' chiaramente inutile''. ''La Sua comunicazione e la sottesa nota ministeriale del 17.3.2009 assumono, dunque - conclude Locchi - i caratteri di un ingiustificato e gravissimo vulnus alle prerogative anche costituzionali della scrivente Amministrazione ed ai diritti della popolazione residente: sotto detto ultimo profilo, infatti, e' del tutto evidente la compressione dei diritti primari e costituzionali dei cittadini all'espressione del voto nonche' delle proprie opinioni, ed alla partecipazione alla cosa pubblica, che derivera' ai medesimi in caso di mancata convocazione dei comizi nei termini suindicati''. Condividi