TERNI - Un pacco sospetto è stato rinvenuto intorno alle 8,45 di stamani in un bagno al secondo piano di palazzo Spada, sede del Comune di Terni. Immediata l'attivazione delle procedure precauzionali antibomba, con l'evacuazione di tutta la struttura, dove alle 9 era prevista una riunione di giunta. In particolare il presunto ordigno, scoperto da una dipendente, era contenuto in una scatola, con dentro una sveglia, della paglia da incarto e una pila lampeggiante.

Sul posto polizia e vigili del fuoco, questi ultimi anche con squadre di artificieri giunte da Roma. Sono stati poi gli artificieri della questura di Roma a stabilire che si trattava di una finta bomba. La Digos è intanto impegnata negli accertamenti per risalire, anche tramite il sistema di videosorveglianza, a chi ha posizionato il pacco.

"Non voglio enfatizzare, ma la scatola con alcuni materiali dentro, tesa a rappresentare un ordigno, non va nemmeno sottovalutata": a dirlo - in una nota è statu successivamente il sindaco, Leopoldo Di Girolamo, secondo il quale "nel Paese c'è un clima di polemica esasperata e di divisione, un clima che si riversa anche sulle istituzioni locali, che sono la prima interfaccia dei cittadini e che sono chiamate a rispondere anche su temi non di loro competenza. Procurare allarme, paralizzare, anche se per un lasso di tempo non esteso, l'attività dell'Ente, vuol dire non avere alcun rispetto per il Comune che, in quanto istituzione, è un pezzo dello Stato e il bene fondamentale della città".

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