ROMA - La crisi economica in atto rischia di creare 600 mila disoccupati in più tra i giovani sotto i 35 anni tra il 2009 e il 2010. E' la stima fatta dal segretario confederale Cgil, Agostino Megale, intervistato nel corso dello spazio condotto da Monica Setta a
Domenica in.
"Siamo di fronte a una crisi - ha detto il sindacalista - che colpisce tutti, ma c'è una fascia, quella dei giovani, che sarà più penalizzata e, se i dati Ocse corrisponderanno alla realtà, avremo tra 2009 e 2010 qualcosa come 600 mila giovani disoccupati in più. Tra i giovani sotto i 35 anni, 2 su 10 non troveranno lavoro, tra i giovani sotto i 25 anni, uno su tre non troverà lavoro. Si passa da un tasso di disoccupazione giovanile del 22% al 34%", ha sottolineato Megale, affermando che si tratta di dati che la Cgil ha "stimato in questi giorni sulla base dei dati Ocse".
Le stime della Cgil erano state in parte anticipate in un rapporto pubblicato il 27 marzo, nel quale si esaminava anche la grave erosione dei salari, fermi praticamente al 1993. L'incidenza della disoccupazione, aveva spiegato lo stesso Megale, "coinvolgerà tutti i nuclei familiari, in totale 4-5 milioni di famiglie".
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