dop umbria.jpg
VERONA - Parlare di olio di qualità significa parlare di qualità del territorio. Del forte legame che c’è in Umbria tra le due eccellenze, olio e territorio, si è parlato ieri (2 aprile 2009) al SOL di Verona (Salone Internazionale dell'Olio d’oliva Extravergine di Qualità) durante una conferenza stampa presso la Sala Respighi a cui hanno partecipato: Tito Bittoni - Presidente Consorzio Tutela dell'Olio Extravergine di Oliva Dop Umbria; Fosco Valorosi - Direttore del Dipartimento di Scienze Economico - Estimative e degli Alimenti Facoltà di Agraria, dell'Università di Perugia; Paolo Brunetti - Ordinario di Medicina Interna dell'Università di Perugia; Carlo Liviantoni - Assessore all'Agricoltura Regione Umbria; Antonio Luna – vicesindaco di Spello. Hanno organizzato l’incontro il Consorzio di Tutela dell'Olio Extravergine di Oliva Dop Umbria, la Strada dell’Olio Dop Umbria e le Città dell'Olio - riuniti per la prima volta in seguito ad un protocollo d'intesa ideato per promuovere e rappresentare il mondo dell'Olivicoltura umbra – che fino al 6 aprile sono insieme a Verona (Area C, stand 10) per presentare alcune iniziative comuni. Durante l’incontro di ieri si sono affrontati, in particolare, argomenti come "L'Olio Extravergine di Oliva Dop Umbria è un alimento funzionale" e "In Umbria l'Olio Extravergine di Oliva è Dop ed è un nuovo magnete di interesse e attrazione turistica per tutta la regione”. “L’idea – dichiara Tito Bittoni, Presidente Consorzio di Tutela Dop Umbria, cui fanno riferimento 85 aziende - è quella di dare un nuovo volto alla comunicazione dell’olio, destagionalizzando un prodotto in grado di essere il volano per un nuovo turismo che punti sulla ricettività delle strutture che producono olio extravergine d’oliva Dop Umbria. Insomma, bisogna sempre più comunicare in modo unitario olio e territorio e, dunque, l’Umbria come sistema”. La dieta mediterranea, di cui l’olio d’oliva è il principale componente, allunga la vita. Lo ha dichiarato Paolo Brunetti, Ordinario di Medicina Interna dell'Università di Perugia, spiegando perché l’olio extravergine di oliva Dop Umbria sia un alimento funzionale: “Lo definiamo funzionale proprio perché è un alimento di cui si è provato l’effetto nutritivo per tutto l’organismo. Svolge una funzione utile per la salute e protegge dalle malattie. Inoltre, i chimici che lo analizzano, proprio per le condizioni climatiche e il rispetto del disciplinare di produzione, spiegano come l’olio contenga dei componenti antiossidanti particolari che hanno un effetto importante di anti-invecchiamento, anti-tumorale e anti-arteriosclerotico”. L’olio Dop dell’Umbria vanta numerosi primati, primo fra tutti quello di essere l’unico olio Dop a carattere regionale a cui si associa l’elevato standard qualitativo del disciplinare di produzione che ha rappresentato un caso studio di riferimento per tutti gli oli DOP ed IGP italiani. Il processo di sviluppo e affermazione di tale prodotto, a più di dieci anni dalla sua nascita (la Dop Umbria è stata nel 1997 una delle prime Dop ad essere riconosciute ed oggi è la Dop più venduta al mondo), arriva pertanto ad una fase cruciale che prevede una rivisitazione complessiva per affrontare le sfide del futuro in ogni suo aspetto: da quello nutrizionale-salutistico, a quello turistico, a quello della capacità di competere sui mercati nazionali ed esteri. Per raggiungere questi obiettivi il Consorzio di Tutela dell'Olio Extravergine di Oliva Dop Umbria, la Strada dell’Olio Dop Umbria e le Città dell'Olio mettono in campo tutte le loro conoscenze e uniscono le forze per la promozione a 360 gradi dell’Olio Dop Umbria con la Regione Umbria, inoltre, che crede fortemente in tutte queste azioni integrate di promozione che abbracciano l’intera filiera. “L’olio – ha sottolineato l’assessore regionale Carlo Liviantoni – è un prodotto da sviluppare ancora di più come volano per valorizzare il territorio. Quest’ultimo, poi, restituisce in un certo senso il favore fornendo all’olio le caratteristiche e le qualità di prodotto unico, che come si è detto ha anche effetti benefici per la salute. Per questo si dovrà arrivare ad un punto in cui chi arriva in Umbria deve trovare nei ristoranti una carta degli oli Dop della nostra regione”. L’intero progetto denominato “OLISIC”, di cui al SOL il Coordinamento Consorzio-Strada-Città dell’Olio ha presentato una prima fase iniziale, si avvale di un Comitato Scientifico di alto livello con compiti di consulenza scientifica e di definizione dei contenuti su cui verte la campagna informativa ed educativa. Il progetto nasce dall’esigenza di sviluppare ed implementare il sistema di comunicazione dell’olio extravergine d’oliva DOP Umbria, e di tutta la filiera regionale, al fine di promuoverne gli aspetti di natura salutistica ed in particolare la sua valenza di alimento funzionale. “Il messaggio strategico che il progetto si propone di diffondere tramite la campagna informativa/educativa – ha affermato Fosco Valorosi – è che l’olio extravergine Dop dell’Umbria, oltre ad essere un prodotto tipico, presenta caratteristiche proprie di un alimento funzionale, ossia di una alimento con effetto benefico sulla salute dell’uomo. In questo senso continueremo a lavorare per far riconoscere l’olio come alimento funzionale, in maniera definitiva e con risultati scientifici provati”. Partendo da questo nuovo messaggio, l’altro obiettivo è quello di porre le basi per definire una nuova strategia commerciale e turistica che cerchi di differenziare l’olio Dop Umbria dagli altri oli extravergini d’oliva e che lo identifichi con un territorio unico. Il punto di partenza per un riposizionamento sul mercato degli oli Dop dell’Umbria è rappresentato dal porre al centro dell’intero sistema di scambio il consumatore, le sue conoscenze, le sue aspettative e decisioni di acquisto. La realizzazione di un piano di comunicazione, incentrato per ora su azioni di “informazione” piuttosto che di “promozione” ai consumatori ed al mercato, rappresenta il punto di partenza per analizzare e contemporaneamente definire una nuova mission dell’olio Dop Umbria, dove minore sia la distanza tra il consumatore delle aree extra-regionali e le produzioni tipiche dell’Umbria che stigmatizzano tre valori identitari: salute, qualità e paesaggio. L’intento, come è stato ricordato durante l’incontro di Verona, è quello di accrescere la cultura dell’olio e le sue valenze storiche, sociali e culturali stimolando l’interesse del consumatore al punto che, come per il vino, si possa iniziare “a parlare” del “mondo dell’olio”. Creare un legame solido tra sviluppo del prodotto, promozione turistica del territorio e della vasta gamma di produzioni minori che possono utilizzare l’olio DOP Umbria come ambasciatore commerciale nei diversi mercati è in sostanza il risultato che si vuole raggiungere. Tutti questi obiettivi, pertanto, sono alla base di una articolata azione di comunicazione che arriverà fino ad un evento di rilevanza internazionale come l’EXPO 2015 di Milano. Questo percorso permetterà di giungere al pubblico internazionale con un prodotto-mercato maggiormente strutturato e in grado di accogliere le aspettative di un maggior numero di consumatori, trainando con sé tutti i prodotti tipici della regione caratterizzati dal sistema di valenze dell’Umbria. Condividi