di Nicola Bossi
Pranzo all'Hotel Giò per un circolo neanche tanto ristretto di amici della Fondazione Craxi (oltre 70 solo a tavola quando poi il convegno inizierà alle 17). Stefania Craxi, con il suo pachetto di Marlboro Light, al centro del tavolo non fa sconti alle richieste di molti vertici di Forza Italia presenti (il senatore Asciutti, il coordinatore Luciano Rossi - il più defilato e forse anche più saggio - e il consigliere regionale di Forza Italia, Fiammetta Modena).
La domanda del centrodestra è sempre la stessa: "onorevole serve per Perugia fare una lista di socialisti riformisti".
E l'onorevole: "Non metterò i miei uomini in una lista da 2 forse 3 per cento. Sono un paio di anni che dico che questa è una scelta sbagliata. In più proprio adesso che abbiamo fatto il popolo delle libertà non ha senso. I socialisti riformisti stanno dentro il Pdl e se prendono voti a sufficienza saranno elettori: e comunque vada danno già un bel contributo così".
A quel punto la discussione prende un altro filone. Soddisfatto il padrone di casa Massimo Perari che ha fatto un miracolo a far rivivere la fondazione Craxi che in Umbria e a Perugia sta reclutando molti voti nuovi.
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