45 inviti a comparire della Corte dei Conti per Umbria Mobilità
PERUGIA – E’ stata confermata la notizia riportata stamani da Il Messaggero riguardanti i 45 inviti a comparire spediti dalla Corte dei Conti ad altrettanti componenti dei cda di Umbria Mobilità (quello attuale e precedenti), oltre che dei cosi pubblici dell’azienda, ovvero numerosi esponenti politici regionali e provinciali.
L’inchiesta dei giudici contabili, che procede in parallelo con l’analoga condotta dalla procura, si riferisce ai finanziamenti pubblici concessi all’azienda umbra per superare le grosse difficoltà finanziarie incontrate soprattutto in rapporto con Roma Tpl che aveva bloccato i pagamenti per i servizi prestati nella capitale.
In particolare la Corte dei Conti chiama l’intera Giunta regionale precedente, oltre a gran parte di quella attuale, assieme alla grande maggioranza del Consiglio provinciale perugino precedente e, come detto i vari componenti degli ultimi consigli di amministrazione di Umbria mobilità, nonché dirigenti e dipendenti pubblici vari che hanno esteso gli atti sotto osservazione, a rispondere per un danno erariale calcolato in 45 milioni di euro. I chiamati in causa dovranno quindi spiegare le ragioni per cui furono decisi quegli stanziamenti.
La logica spiegazione politica sulla quale si baserà probabilmente la loro difesa è che in caso contrario Umbria Mobilità, ora confluita in Bus Italia, sarebbe fallita determinando un danno ancora maggiore alla collettività in termini di disservizi e di licenziamenti di massa di personale che, oltre a colpire i diretti interessati avrebbero prodotto serie conseguenze anche sull’economia locale.

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