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PERUGIA - “Senza un apparato industriale solido non si possono definire condizioni sostenibili per lo sviluppo”. Lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, concludendo a Terni i lavori del convegno sulle “Frontiere dei materiali innovativi”. “Per questo come Regione – ha aggiunto Lorenzetti - siamo impegnati a lavorare sull’industria, usando questa parola, ‘Industria’, non per gusto del modernariato o per una sorta di revanscismo rispetto al fallimento dell’economia finanziaria. In questa parola – ha sottolineato - ci mettiamo un’idea di consolidamento e di sviluppo che tiene insieme industria, servizi, ricerca e innovazione, qualità del capitale umano ed altro ancora". "Per noi – ha proseguito Lorenzetti - fare politiche per l’industria vuol dire sostenere uno sforzo selettivo d’innovazione a tutto campo, che il lavoro dell’AUR ed il dibattito di oggi hanno bene esemplificato. Da Terni, dal suo vissuto produttivo, dal presente ricco di eccellenze produttive e da un futuro che il tema dei materiali innovativi promette ricco di opportunità, si può quindi ripartire". "Le applicazioni dei materiali innovativi e di quelli più tradizionali, propri delle produzioni della chimica e della siderurgia, dovrebbero essere diffuse nelle scuole, perché – sostiene la Presidente - c’è un elemento importante da recuperare nella cultura comune: l’industria, vale per la chimica e la siderurgia particolarmente, è nelle cose che utilizziamo ogni giorno, contribuisce alla qualità della vita della gente”. Occorre inoltre “ritornare all’idea che l’Umbria, come l’Italia, esprime una manifattura forte ed una identità industriale perché tiene insieme entrambi i pilastri, quello delle grandi industrie di base e quello della piccola e media impresa diffusa”. Bisogna poi avere consapevolezza che “alcuni settori più di altri assumono un ruolo strategico per l’intero sistema industriale. Pensiamo – spiega Lorenzetti - alla pervasività della chimica nel tessuto produttivo, in quanto fornisce materie prime o semilavorati a numerosissimi settori a valle, trasferendo così le nuove tecnologie all’intero sistema produttivo e trainandone la crescita”. Partendo da queste premesse “saremo e vogliamo essere – ha concluso Lorenzetti – una regione industriale in un paese industriale”. Condividi