di Stefano Vinti
Segretario regionale Prc Umbria
La bozza del documento programmatico che è diventato il punto di sintesi sul tavolo regionale delle forze che compongono la coalizione di centrosinistra in Umbria rappresenta un punto avanzato di elaborazione e contiene rilevanti punti che possono indirizzare l’azione di governo nei nostri territori.
Non possiamo, infatti, che giudicare positivamente una elaborazione programmatica che assume il tema della crisi – e le soluzioni da mettere in campo per i lavoratori e le loro famiglie - come centrale per l’azione politica regionale e per l’azione di governo degli enti locali che si andranno rinnovare il prossimo giugno. Salario sociale per i disoccupati e precari; fondo di solidarietà destinato alla riduzione delle tariffe e dei tributi locali per chi perde il lavoro, andrà in cassa integrazione o in mobilità; assunzione dei beni comuni come elemento fondamentale dell’azione di governo, con l’obiettivo della ripubblicizzazione del servizio idrico; questione morale, partecipazione, bilancio partecipativo; riduzione al minimo dell’uso e del consumo del territorio, freno alla politica edilizia e cavatoria così come l’abbiamo conosciuta negli ultimi decenni; investimento prioritario sulla raccolta differenziata e netta separazione degli interessi dei soggetti gestori della raccolta differenziata da quelli che trattano i rifiuti per il recupero energetico; salvaguardia dell’ambiente e investimento sull’energia pulita; sostegno ai gruppi di acquisto solidale e alla filiera corta.
Questi sono gli elementi qualificanti della proposta che dovrà ora essere approvata dal tavolo politico della coalizione regionale. I contenuti del documento sono stati discussi nella segreteria regionale del Prc e approvati a larghissima maggioranza.
Colgo l’occasione per ringraziare i compagni Enrico Flamini, Damiano Stufara e Luciano della Vecchia per il contributo fondamentale che hanno dato in sede di stesura del documento.
Il documento programmatico è una cornice che i compagni del Prc nelle varie città dell'Umbria possono prendere come utile riferimento per la discussione programmatica nelle trattative a livello territoriale, chiaramente con un intento migliorativo, per raggiungere livelli ancora più avanzati sui contenuti programmatici, ferma restando l’autonomia dei territori e dei circoli locali nella valutazione della presenza dei margini per stipulare o meno accordi per le elezioni con la coalizione di centrosinistra.
In ogni caso, lo giudichiamo un punto di partenza molto buono che consente appunto il confronto sui programmi e che ci rende possibile verificare la possibilità di accordo con le altre forze di centrosinistra.
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