Scarica la bozza di accordo programmatico e poi sali sul predellino di Umbrialeft per dirci la tua

Ritengo assolutamente necessario che il documento riporti nella parte iniziale le seguenti questioni, mai risolte, che caratterizzano una politica di sinistra e che sono: 1) La distribuzione della richezza e la riduzione della forbice dei salari e stipendi dei dirigenti e degli altri lavoratori a partire dal settore de pubblico impiego che deve esercitare un'azione trainante. Come fare? Basta dare attuazione alla norma costituzionale che stabilisce una tassazione progressiva dei redditi. Chi più prende più paga. La passata riforma "Vanoni" prevedeva più scaglioni di reddito e stabiliva un'aliquota massima adirittura del 60%. Quindi la sinistra deve indicare chiaramente che i primi a pagare le tasse devono essere i ricchi anche se sono pochi. 2) La questione del lavoro e degli ammortizzatori sociali deve poi essere prioritaria. Occorre dire con chiarezza che si indende eliminare l'accumulo di attività lavorative, oppure tassarle in maniera scoraggiante, e che si vogliono eliminare gli ingiustificati privilegi (del doppio, triplo e simultaneo lavoro di certi soggetti quali magistrati, medici, giornalisti, ecc... ecc..) a partire da quelli autoconcessisi da parlamentari e politici e dei magistrati e dei banchieri di Banchitalia. La gente, e ormai sono in molti, si chiede sempre più spesso il perchè i parlamentari devono cumulare pensioni per periodi di non lavoro con vitalizzi vari che peraltro in gran parte vengono pagati dalla collettività? Credo che questi argomenti potrebbero ridare voce e respiro alla sinistra. A tale proposito devo anche dire che il ripescaggio di quel Cesare Salvi, autore di un libro con cui denunciava gli sprechi della politica, non mi estusiasma neanchè un po'. Questo non è certo il rinnovamento che gli elettori di sinistra si aspettano, ma soltanto una sponsorizazione al partito di Di Pietro. 3) Occorre un'azione moralizzatrice nella pubblica amministrazione, con esaltazione delle vere professionalità e capacità dei dipendenti, che dovrebbe diventare in motore della crescita e di sviluppo del Paese (Francia e Giappone insegnano). E' mai possibile poi restare inermi al quotidiano sputtanamento messo in atto da quel "piccolo grande uomo" che sta a libro paga del "cavaliere"? E' mai possibile che le amministrazioni di sinistra si affianchino, o addirittura seguano, le azioni scellerate di questo Brunetta del caz...? Non è il caso che le amministrazioni di sinistra ricorrano alla Corte Costituzionale per contrastare il proliferare di leggi centraliste che mirano a togliere autonomia alle Regioni e agli ee.ll. e che tende ad ammazzare la contrattazione sindacale? 4) Ultimo, ma forse prioritario insieme al problema dell'equità fiscale tanto discussa in passato a sinistra e mai risolta, è il problema di una "giustizia giusta". I tribunali devono funzionare e i giudici e i magistrati che sbagliano devono pagare in maniera solenne i disastri che provocano. Allora la riforma del sistema giudiziario, con tutto ciò che comporta, è prioritario perchè in questo sfascio, si è visto, che i delinquenti che hanno soldi da spendere hanno sempre ragione. 5) Infine mi pare doveroso fare una lotta politica per attivare l'istituto del "Difensore Civico" e che stia dalla pare dei cittadini contro i soprusi della pubblica amministrazione che ancora si fonda su impostazioni borboniche. L'Unione Europea aha la figura del "Mediatore" che funziona e non si capisce perchè nella nostra Regione c'è la legge ma non c'è l'istituzione. 6) Da qualche parte va messo, ma occorre stabilire che le leggi (comunitarie, nazionali, regionali, e quant'altro) debono essere rispettate ed applicate da tutti a partire da chi ricopre incarichi pubblici. La violazione di tali norme debbono prevedere pene e sanzioni esemplari e tempi certi e brevi. Non è possibile lasciare tali argomenti alla propaganda "dipietrista". Spero di non aver fantasticato troppo e comunque di aver dato un contributo utile riporate ordine a un sitema Paese che è proprio allo sfascio. Bettona 3.4.2009 Maurizio Bartolini del circolo PRC di Bettona