TERNI – “La base solida dell’area industriale di Terni-Narni, sia in termini di imprenditorialità che di lavoro e specializzazione del capitale umano, di bagaglio scientifico, di integrazione e supporto istituzionale, è il punto di partenza a cui l’impulso dei materiali innovativi e le frontiere dell’innovazione e della ricerca possono offrire ulteriori interessanti opportunità per lo sviluppo di tutta la comunità regionale”. Lo ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mario Giovannetti, introducendo i lavori del convegno sulle “frontiere dei materiali innovativi” nella Conca ternana, organizzato dalla Regione con il contributo delle Agenzie regionali, nel corso del quale sono stati illustrati i risultati del rapporto commissionato dalla Regione Umbria all’Agenzia Umbria Ricerche (“Aur”).
Al convegno, che si è concluso nel pomeriggio con l’intervento della presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti, hanno preso parte imprenditori, rappresentanti delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali, di Università e centri di ricerca, amministratori locali.
“La produzione dei materiali innovativi – ha ricordato Giovannetti – ha costituito nel processo di industrializzazione dell’area ternano-narnese la frontiera di innovazione e sviluppo che ha reso le nostre produzioni eccellenze mondiali. Il convegno di oggi, promosso dalla Giunta regionale, risponde alla necessità di riscoprire questa direttrice di sviluppo”.
Giovannetti ha ricordato innanzitutto l’impegno della Giunta regionale nel promuovere lo sforzo di tutti i soggetti economici e sociali, impegnati lungo questa direttrice di sviluppo attraverso il “Patto per lo sviluppo, cornice di riferimento dell’azione di governo, la legge sulle politiche industriali, la strategia per l’assegnazione delle risorse del ‘Pacchetto per la competitività’ e altre azioni che si pongono il tema dell’innovazione e dell’integrazione delle imprese come orizzonte entro cui muoversi”.
Ha ricordato inoltre “il Patto di Territorio, nel momento più critico della storia industriale degli ultimi decenni, da cui prende le mosse la costituzione del Distretto tecnologico dell’Umbria nelle sue quattro specializzazioni: meccanica avanzata, meccatronica, materiali speciali metallurgici e micro e nanotecnologie. Strumenti importanti ed innovativi che hanno reso protagonisti i soggetti economici e sociali del territorio, che pur scontando limiti nella fase attuativa, restano un punto avanzato di sviluppo locale”.
“La forza di questo territorio – ha detto ancora, ripercorrendo la storia dell’area industriale di Terni e Narni - sta nell’aver saputo innovare, a partire dalle risorse a disposizione e di sviluppare, a partire dal potenziale naturale, scientifico, tecnologico ed umano in dotazione, una direttrice ed una leva per lo sviluppo in grado di garantire il futuro di tutta l’area e non solo. In questo momento storico, di crisi globale è la sfida da intraprendere”.
“Una deve essere la consapevolezza che va ribadita – ha proseguito Giovannetti – il manifatturiero non è un peso di cui liberarsi per risalire la china. Anzi è la leva per ridare slancio alla nostra economia e superare la crisi. Il manifatturiero dà lavoro e crea ricchezza. Non esistono soluzioni diverse, fantasiose leggere. Esistono solo se si ancorano alla industria manifatturiera”.
“Oggi - ha proseguito - i materiali innovativi, rappresentano questa frontiera in tutti i settori della nostra industria: dalla siderurgia, alla chimica verde, alla nautica, alla meccanica, alle filiere delle energie rinnovabili, alle micro e nano tecnologie e all’aerospazio. In particolare, la filiera della chimica ‘verde’ può rappresentare per davvero la fuoriuscita dalla decennale crisi della chimica a Terni e Narni e può proiettarci verso nuovi modelli industriali che coniughino sostenibilità ambientale e competitività d’impresa ricercando nuovi equilibri fra impresa, territorio e centri di acquisto. Non va poi dimenticato il settore aerospaziale. La recente adesione della Regione Umbria al Metadistretto dell’aerospazio, promosso insieme ad altre Regioni, e la costituzione del Polo aeronautico dell’Umbria che rappresenterà un’importante occasione di sviluppo sempre in direzione di innovazione e di ricerca”.
“Il sistema industriale dell’area ternana - ha evidenziato - è focalizzato nella produzione e nella trasformazione dei materiali che, sebbene tradizionali, posseggono un alto contenuto di innovazione e di ricerca industriale. Questa è la strada per crescere e per dare sviluppo solido al sistema industriale locale e non solo. Il punto di partenza più importante è che si può e si deve ripartire da politiche pubbliche che ci permettano di puntare sulla radicata, profonda e rinnovata identità industriale dell’area. Va anche restituita – ha concluso - centralità al lavoro e alla cultura del lavoro. In un periodo di crisi come questa, ripensare gli strumenti di ‘welfare’ in grado di proteggere e al tempo stesso di formare e riqualificare i lavoratori che escono dal mercato dal lavoro, permettendo di rientrarvi con una rinnovata qualificazione professionale, può diventare una leva di sviluppo inaspettata”.
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