Agibilità politica/Protesta Pd e Radicaliperugia per il banchetto negato da Sipa
PERUGIA - Si è svolta questa mattina nella sala dei Sindaci di Palazzo dei Priori la conferenza stampa sul tema della agibilità politica a Perugia, indetta dalla consigliera PD Sarah Bistocchi, insieme ai Radicaliperugia, rappresentati da Andrea Maori e Michele Guaitini, alla quale è intervenuta anche Francesca Conti Candori per il Comitato per la Democrazia Costituzionale.
“Siamo qui –ha spiegato la consigliera Bistocchi- perché si è verificato un altro atto a nostro avviso discriminatorio, da parte di questa amministrazione, sul quale io stessa, insieme al collega Bori, ho presentato un’interrogazione orale che sarà discussa a breve in consiglio. Mi riferisco –ha proseguito la consigliera- al fatto che ai radicali è stato negato, da parte di Sipa, il permesso ad allestire un banchetto per la raccolta delle firme per la proposta di legge relativa all’iniziativa “Ero straniero” e ai nuovi diritti di partecipazione, con la giustificazione che poteva essere fatta solo attività di informazione. Salvo poi, il permesso concederlo a Fratelli d’Italia, nello stesso giorno.”
Secondo Radicaliperugia, in base alla convenzione tra Sipa e il Comune, la gestione commerciale e non commerciale degli spazi nei giorni di mercato sarebbe di esclusiva competenza del Comune, che non può delegare alla società il potere di concedere o meno tali permessi. “Su questo ho inviato una pec al Sindaco il 30 giugno scorso –ha detto Guaitini- chiedendo anche, semmai, di diffidare Sipa dal non concedere il permesso per la raccolta delle firme, ma non ho avuto ancora risposta.”
“Negli ultimi mesi –hanno spiegato Guaitini e Maori- si sono moltiplicati i casi di difficoltà nel poter raccogliere pubblicamente sottoscrizioni per proposte di legge di iniziativa popolare, un istituto costituzionalmente tutelato. Il Comune si è mostrato più volte sordo.
Gli stessi hanno anche stigmatizzato il divieto di raccolta di sottoscrizioni durante le iniziative pubbliche, come Perugia 1416 e Umbria Jazz.
“Di tutto questo –spiegano- sono responsabili gli uffici, che interpretano i regolamenti in modo molto restrittivo e l’incapacità della politica di porvi rimedio. Chiediamo, quindi, che la giunta si esprima quanto prima, a partire proprio dalla risposta all’interrogazione dei consiglieri Bori e Bistocchi.”
Tra le criticità espresse nel corso della conferenza stampa, la difficoltà di autenticazione delle firme raccolte, sulla quale si sta lavorando ad una proposta di semplificazione dell’autenticazione stessa e la mancata applicazione dei dispositivi di trasparenza dei lavori del consiglio comunale e delle commissioni, secondo una petizione popolare, approvata a dicembre scorso e ad oggi ancora ferma.
Infine, è stata presentata una proposta di legge nazionale di iniziativa popolare sulla partecipazione, trasparenza e misurazione della qualità dei servizi promossa da Radicali Italiani, insieme ad altre forze politiche tra cui il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale. Tra i vari punti della proposta –su cui si stanno raccogliendo le cinquantamila firme previste dalla Costituzione– ci sono anche quelle di rendere obbligatori i referendum propositivi, abrogativi e confermativi gli statuti di tutti i Comuni, di dare la possibilità agli immigrati residenti da almeno 3 anni i referendum comunali e i referendum comunali su aumenti di tributi e tariffe per interventi di scopo così come per chiudere o privatizzare società partecipate e la pubblicizzazione del patrimonio immobiliare dei Comuni.
“Purtroppo sempre più spesso –ha concluso la prof.ssa Conti Candori- una burocrazia ottusa, che accampa scuse burocratiche sta minando la conoscenza e la partecipazione dei cittadini alla democrazia.”
i Priori della consigliera dem Sarah Bistocchi, Andrea Maori e Michele Guaitini.
PERUGIA - Si è svolta questa mattina nella sala dei Sindaci di Palazzo dei Priori la conferenza stampa sul tema della agibilità politica a Perugia, indetta dalla consigliera PD Sarah Bistocchi, insieme ai Radicaliperugia, rappresentati da Andrea Maori e Michele Guaitini, alla quale è intervenuta anche Francesca Conti Candori per il Comitato per la Democrazia Costituzionale.
“Siamo qui –ha spiegato la consigliera Bistocchi- perché si è verificato un altro atto a nostro avviso discriminatorio, da parte di questa amministrazione, sul quale io stessa, insieme al collega Bori, ho presentato un’interrogazione orale che sarà discussa a breve in consiglio. Mi riferisco –ha proseguito la consigliera- al fatto che ai radicali è stato negato, da parte di Sipa, il permesso ad allestire un banchetto per la raccolta delle firme per la proposta di legge relativa all’iniziativa “Ero straniero” e ai nuovi diritti di partecipazione, con la giustificazione che poteva essere fatta solo attività di informazione. Salvo poi, il permesso concederlo a Fratelli d’Italia, nello stesso giorno.”
Secondo Radicaliperugia, in base alla convenzione tra Sipa e il Comune, la gestione commerciale e non commerciale degli spazi nei giorni di mercato sarebbe di esclusiva competenza del Comune, che non può delegare alla società il potere di concedere o meno tali permessi. “Su questo ho inviato una pec al Sindaco il 30 giugno scorso –ha detto Guaitini- chiedendo anche, semmai, di diffidare Sipa dal non concedere il permesso per la raccolta delle firme, ma non ho avuto ancora risposta.”
“Negli ultimi mesi –hanno spiegato Guaitini e Maori- si sono moltiplicati i casi di difficoltà nel poter raccogliere pubblicamente sottoscrizioni per proposte di legge di iniziativa popolare, un istituto costituzionalmente tutelato. Il Comune si è mostrato più volte sordo.
Gli stessi hanno anche stigmatizzato il divieto di raccolta di sottoscrizioni durante le iniziative pubbliche, come Perugia 1416 e Umbria Jazz.
“Di tutto questo –spiegano- sono responsabili gli uffici, che interpretano i regolamenti in modo molto restrittivo e l’incapacità della politica di porvi rimedio. Chiediamo, quindi, che la giunta si esprima quanto prima, a partire proprio dalla risposta all’interrogazione dei consiglieri Bori e Bistocchi.”
Tra le criticità espresse nel corso della conferenza stampa, la difficoltà di autenticazione delle firme raccolte, sulla quale si sta lavorando ad una proposta di semplificazione dell’autenticazione stessa e la mancata applicazione dei dispositivi di trasparenza dei lavori del consiglio comunale e delle commissioni, secondo una petizione popolare, approvata a dicembre scorso e ad oggi ancora ferma.
Infine, è stata presentata una proposta di legge nazionale di iniziativa popolare sulla partecipazione, trasparenza e misurazione della qualità dei servizi promossa da Radicali Italiani, insieme ad altre forze politiche tra cui il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale. Tra i vari punti della proposta –su cui si stanno raccogliendo le cinquantamila firme previste dalla Costituzione– ci sono anche quelle di rendere obbligatori i referendum propositivi, abrogativi e confermativi gli statuti di tutti i Comuni, di dare la possibilità agli immigrati residenti da almeno 3 anni i referendum comunali e i referendum comunali su aumenti di tributi e tariffe per interventi di scopo così come per chiudere o privatizzare società partecipate e la pubblicizzazione del patrimonio immobiliare dei Comuni.
“Purtroppo sempre più spesso –ha concluso la prof.ssa Conti Candori- una burocrazia ottusa, che accampa scuse burocratiche sta minando la conoscenza e la partecipazione dei cittadini alla democrazia.”

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