I migranti nel Perugino sono 2.130/ Iniziative per inserirli nel lavoro gratuito
Elio Clero Bertoldi
PERUGIA - "I dati aggiornati al 23 giugno dicono che in provincia di Perugia ospitiamo 2.130 migranti. Il dato é in evoluzione, come é facilmente intuibile, perché gli sbarchi sono continui". Lo ha affermato il prefetto Raffaele Cannizzaro prima della firma di un importante protocollo su questa delicata tematica.
"Percentualmente - ha aggiunto - siamo interessati ad un flusso del 2% rispetto al dato nazionale. Il rapporto tra Perugia e Terni assomma a 3 a 1. Rispetto al 2016 presentiamo un incremento, in questa prima parte dell'anno, del 10%, salvo situazioni impreviste, che si compensa con la fuoriuscita di molte partenze. Le nazionalità maggiormente presenti sul nostro territorio sono Nigeria, Guinea, Senegal, Somalia nella misura di circa il 70% del totale. A parte i comuni terremotati, esentati, quasi tutti i comuni della provincia stanno collaborando. Posso dire che, mano a mano, il numero dei disponibili cresce continuamente... E aggiungo che stiamo pensando a dei corsi professionali per facilitare l'integrazione".
A Perugia ne sono partiti due di corsi: uno sulle colture arboree, uno sul recupero delle tecniche di ricamo. Cannizzaro pensa anche a un corso per la coltura delle vite, molto caratterizzante del territorio umbro.
L'occasione per fare il unto sulla situazioni migranti é stata la firma della nuova convenzione che la prefettura ha varato per portare "a sistema e uniformita" (parole del prefetto) la questione dell'accoglienza dei migranti e il loro utilizzo, da meri volontari e gratuitamente, in lavori socialmente utili.
É il comune di Spoleto il primo, in provincia di Perugia, a firmare il protocollo.
La sigla sul protocollo é stata apposta, nel palazzo del Governo, oltre che dal prefetto, dall'assessore comunale spoletino, Maria Elena Bececco e da Carlo Di Somma a nome dell'Ats, capofila Arci-Ora d'Aria, che gestisce i migranti in quell'area territoriale.
In base all'accordo sottoscritto, Spoleto utilizzerà una decina di migranti (degli 83 presenti attualmente nel proprio territorio) - lo ha specificato la Bececco - "per curare i giardini pubblici, gli spazi verdi della città e le scuole". Soltanto dieci, in questa prima fase, perché si tratta di sperimentazione. Di Somma ha aggiunto che i volontari verranno formati alla sicurezza, dotati degli strumenti necessari e istruiti e seguiti da personale specializzato.
"In questo modo - ha sostenuto il prefetto - portiamo un altro tassello al coinvolgimento dei migranti nella vita sociale ed economica, alla dignità degli ospiti e forniamo anche un aiuto agli enti locali".
"É un grande onore - ha dichiarato, dal canto suo, la Bececco - la firma di questo protocollo, segno di alta civiltà ed anche passo importante per l'integrazione".
Dello stesso tenore le dichiarazioni di Di Somma che ha rimarcato come si stia passando "da una sperimentazione ad un modello vero e proprio di accoglienza che lega i migranti alla realtà in cui vivono". Ed ha anche ricordato che a Gubbio, in biblioteca, alcuni di questi ragazzi hanno fornito il loro contributo per la catalogazione dei libri.




Recent comments
12 years 19 weeks ago
12 years 19 weeks ago
12 years 19 weeks ago
12 years 20 weeks ago
12 years 20 weeks ago
12 years 20 weeks ago
12 years 20 weeks ago
12 years 20 weeks ago
12 years 20 weeks ago
12 years 20 weeks ago