PERUGIA - Come reso noto dagli organi d’informazione, a seguito dell’incidente del 3 Giugno in piazza San Carlo a Torino, le regolamentazioni nell’organizzazione di eventi pubblici sono repentinamente cambiate: nuove norme, ancora più restringenti e complesse da un punto di vista gestionale, sono entrate in vigore attraverso specifiche tecniche estremamente categoriche che poco lasciano all’interpretazione.

Questo quadro comporterà, purtroppo, modificazioni anche a quella che per quattro anni è stata l’organizzazione del festival, l’Umbria che spacca. Sotto questo punto di vista, a seguito dei lunghi incontri di questi giorni con il Questore di Perugia ed il suo staff, le modifiche per l’edizione 2017 interesseranno l’intera area di “Umbria Che Spacca” Festival, per cui Piazza San Francesco, area del main stage del festival, sarà fruibile solo ad un LIMITATO numero di persone in relazione alla capienza determinata dagli organi preposti e dalle normative in merito.

Di conseguenza gli organizzatori consigliano caldamente di arrivare prima possibile, sottolineando che i concerti inizieranno tutti i giorni alle 18.00 e che, purtroppo, in caso di raggiungimento della capienza legale dovranno essere chiusi i varchi d’accesso al festival.

Al riguardo saranno predisposti due varchi principali di accesso all’intera area del festival, presso via dei Priori e presso le scale mobili del parcheggio Pellini, tutte le altre strade che portano ai palchi saranno quindi presidiate e precluse sia al traffico dei mezzi che a quello pedonale per tutta la durata dell’evento (esclusi  i residenti).

Sarà inoltre escluso l’accesso all’intera area festival con vetro, bottiglie di plastica chiuse e tutti i materiali potenzialmente pericolosi per la sicurezza pubblica e per i beni pubblici.

Come si può immaginare, tale capienza limitata non è opinabile e non opinabili sono anche le normative prescritte dalla questura in termini di sicurezza; l’organizzazione del festival non può far altro che adeguarsi a tali provvedimenti imposti per legge a seguito dei gravi incidenti accorsi recentemente.

L’alternativa sarebbe stata quella di non fare Umbria Che Spacca, ma gli organizzatori hnno invece scelto di andare avanti, “arcigni e caparbi, come sempre è accaduto e come sempre accadrà, perché prima di tutto c’è la musica e la musica supera qualsiasi sconforto e qualsiasi difficoltà. E l’Umbria che spacca continuerà a spaccare”.

C’è sempre una soluzione e se quest’anno lo spazio sarà poco, l’anno prossimo sarà di più. “Troveremo il nostro posto, riusciremo a far sì che la musica Umbra risuoni più forte di prima, anno dopo anno”, assicura Roghers Staff che conclude con un augurio ben auspicante: “Siate felici!”.

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