Gli sviluppi successivi alla restituzione della libertà al Sindaco, l’archiviazione di diversi capitoli d’accusa, evocati all’inizio delle indagini, fanno sperare di giungere presto ad una conclusione della vicenda in grado di ristabilire la piena operatività del Comune di Terni. Il Tribunale del Riesame di Perugia ha, inoltre, revocato la sospensione dal lavoro per sei mesi inflitta ad un dirigente e a un funzionario del Comune di Terni.

Altro elemento di serenità è la decisione del Sindaco Sen. Leopoldo di Girolamo, condivisa dalla Maggioranza Consiliare, di continuare a garantire il governo della città.

Accanto a questi aspetti positivi permangono preoccupanti e minacciose nubi, non ultima quella che riguarda la dichiarata volontà del Sindaco di dimettersi dopo il riequilibrio finanziario (riequilibrio quinquennale già presentato al Ministero dell'Interno, che dovrà poi inviare la propria relazione alla Corte dei Conti regionale per l'approvazione definitiva). La questione non convince, però, diversi esponenti dell’assemblea comunale del Partito Democratico che vorrebbero andare avanti con il Sindaco fino alla scadenza naturale del mandato, ossia al 2019.

Anche la nostra Associazione giudica negativamente la decisione delle dimissioni espressa dal Sindaco ritenendola il risultato di una mediazione deteriore tra alcuni gruppi interni al PD che, più che dimostrarsi attenti agli interessi della città, tengono conto di interessi personali e di gruppo.

 Infatti, la decisione di lasciare il mandato mantiene in un sostanziale stato di paralisi il lavoro della Giunta, del Consiglio Comunale e dell’intera macchina amministrativa. In virtù di questo stato di cose il ruolo del Comune verso la cittadinanza perde consistenza e ostacola anche le buone iniziative dei soggetti che, a vario titolo, operano a Terni e che oggi, per via della precarietà della situazione, si vedono privati di fattivi contributi da parte dei vari Assessorati, nonché di risposte a precise richieste. La qual cosa determina un grave stato di paralisi dell’intera città. 

La mancanza di chiarezza e determinazione da parte della Maggioranza circa il termine del mandato, senza un quadro preciso dei problemi da affrontare e risolvere, espone il Comune alle conseguenze di una gestione commissariale, consegnando di fatto la gestione di Terni al Centro-Destra ed ai “Grillini”. Una eventualità che non si può sottovalutare anche perché potrebbe proiettarsi negativamente anche sul prossimo governo regionale.

 L’insieme di questi aspetti evidenzia un comportamento politico rinunciatario, incomprensibile ai cittadini, indotti a valutare l’attuale classe dirigente estranea ai loro problemi, incapace di superare l’attuale instabilità e paralisi.

E’ opinione dell’Associazione Politico-Culturale “E. Berlinguer” rendere ferma, determinata e consapevole la decisione di portare a termine il mandato ricevuto dagli elettori ternani. Per quanto sopra occorre:

rafforzare la Giunta attraverso un rimpasto significativo rendendo chiari gli intenti programmatici di fine mandato;
adottare provvedimenti coraggiosi e sostanziali per migliorare la dirigenza comunale e il rapporto tra questa e la Giunta;
rinunciare a decisioni assunte da gruppi ristretti di potere e ricercare la partecipazione e la condivisione di quanti, a Terni, rappresentano la popolazione e sono disposti a collaborare con volontà e competenza.

Le forze della Sinistra, oggi sostanzialmente silenziose e comunque non impegnate come sarebbe necessario, debbono, prima che sia troppo tardi, avanzare proposte sui problemi e sull’elaborazione di un progetto di sviluppo generale della città, battersi perché attuando l’auspicato cambio di passo, si possa garantire il completamento del mandato e difendere, oggi e domani, la Sinistra e il Centro-Sinistra.

Quanto sopra tornerà utile anche al Partito Democratico che, in mancanza di un rilancio della Sinistra e del Centro-Sinistra, rischia una colossale sconfitta, come del resto ha indicato l’ultimo risultato elettorale regionale dove la Lista di Sinistra è risultata determinante per la vittoria del Centro-Sinistra e della Marini Presidente.

Affinché quanto detto possa verificarsi, le varie forze della Sinistra devono, anche in Umbria, sfruttare al massimo i recenti sviluppi positivi e imboccare con decisione la via dell’unità.  

L’Associazione Politico Culturale “Enrico Berlinguer” ha da sempre impegnato le proprie forze per:           

- ricostruire in Umbria una grande forza della sinistra;

- l’unità ed il rilancio della sinistra;

- assicurare stabilità e capacità di governo dell’Umbria da parte della coalizione di Centro sinistra ricostruendo un rapporto di fiducia con i cittadini e ponendo in   primo piano i problemi della gente e della società civile sui temi della pace, della sicurezza, dell’immigrazione, dell’ambiente, del decoro urbano, della povertà, delle disuguaglianze e delle ingiustizie sociali, delle politiche del lavoro, dell’occupazione giovanile, della  sanità, della cultura (figure simboliche la Fontana e il Teatro Verdi), dell’università. Per quest’ultima un esempio per tutti il campus universitario che prevedeva in via Prampolini, la costruzione degli alloggi per gli studenti universitari provenienti da fuori provincia. Dopo il no definitivo della Regione un altro progetto che sfuma e, conseguentemente, altri finanziamenti che volano via dalla conca.

- costruire attorno al progetto di città risposte reali e concrete ai bisogni e alle aspirazioni delle persone.

- ricorrere alla meritocrazia nell’affidare gli incarichi apicali delle aziende partecipate.

L’atteggiamento politicamente irresponsabile di quanti, all’interno della sinistra, non perseguono l’unità dell’orientamento, può dare un colpo pressoché mortale all’intero movimento di sinistra ed al processo di unificazione in Umbria e in Italia. Ma c’è di più, lo sbarramento al 5% nella nuova legge elettorale impone una convergenza e invita alla condivisione e compartecipazione delle scelte.

L’Associazione “Enrico Berlinguer” è impegnata a lavorare in tal senso e si augura di trovare l’intesa di tutti gli Umbri che desiderano un rilancio della sinistra ed una coalizione di centro sinistra che sappia governare bene l’Umbria e sconfiggere così i disegni del Centrodestra.

Il Segretario Ing. Giocondo Talamonti

Il Presidente  On. Mario Andrea Bartolini

 

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