ROMA - Quattrocento sindaci con le loro fasce tricolori e, in prima fila, quelli dei Comuni del Centro Italia colpiti dal terremoto, hanno aperto la parata per il 71° anniversario della Repubblica, il cui motto è "Insieme per il Paese". "C'è da fare tanto ma penso che ora siamo sulla strada giusta per la ricostruzione", ha detto il sindaco di Bari e presidente dell'Anci, Enzo Decaro.

"Non ci sentiamo abbandonati ma un po' trascurati sì", ha poi affermato il sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci. "Speriamo di riportare presto la maggior parte dei nostri cittadini" nelle loro case, ha aggiunto, sottolineando di vedere "molta solidarietà" da parte della gente e dei comuni anche lontani dalle zone terremotate.

Dal Papa, l'augurio perché il Paese prosperi in concordia e aiuti la pace. "Possa l'Italia progredire e prosperare nella concordia, offrendo il suo prezioso contributo alla pace e alla giustizia nel mondo", ha detto il pontefice.  

"Partecipare alla parata del 2 giugno a Roma è stato emozionante e significativo": a dirlo, all'ANSA, è stato il sindaco di Preci, Pietro Bellini. "Verso noi sindaci del terremoto abbiamo sentito affetto e calore da parte della gente che si trovava lì ad assistere alla manifestazione", ha aggiunto, evidenziando anche il "continuo interessamento da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, verso i territori colpiti dal sisma". "Questo - ha sottolineato - è molto importante, ci dà la forza di continuare nella nostra opera di ricostruzione".

"Sappiamo che il Capo dello Stato - ha sottolineato ancora il sindaco di Preci - chiede costantemente dei report agli uomini della Protezione civile per avere sempre sotto controllo la situazione. Un'attenzione che mantiene accesi i riflettori sui nostri borghi distrutti dal sisma". 

 

 

 

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