Sisma/ In crisi perché non pagata azienda Ferentillo che ha costruito le casette
PERUGIA - "Dare un tetto ai terremotati e poi rischiare di fallire. È l'ennesima brutta pagina che vogliamo a tutti i costi scongiurare". Lo scrivono i consiglieri regionali della Lega nord, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini in merito alla questione della Vipal spa che avrebbe di fatto costruito le casette, ma che sarebbe stata soltanto in parte pagata. Per questo i due esponenti regionali del Carroccio chiedono la convocazione in Seconda Commissione dei sindacati di categoria e dell'amministratore unico della Vipal".
"Secondo recenti notizie apprese da organi sindacali e fonti di stampa nazionali - fanno sapere Fiorini e Mancini - l'azienda, con stabilimenti a Ferentillo, Arrone e Rieti, rischierebbe la chiusura con il conseguente licenziamento di circa 70 operai, in quanto, dopo aver installato circa 300 sistemi abitativi di emergenza a Norcia e Amatrice, per gli sfollati, il committente non avrebbe ancora pagato la totalità della somma pattuita. La Vipal spa, che dovrebbe ancora percepire 2,8 milioni di euro – ricordano -, aveva ricevuto il compito di realizzazione delle casette dalla Cosp Tecnoservice di Terni che, insieme ad un'altra azienda ternana, la Italstem Spa, avrebbero preso in carico (attraverso le associate Gesta e Kineo) i lavori dal colosso Cns (Consorzio nazionale servizi) aggiudicatario dell'appalto per la fornitura dei moduli abitativi”.
Fiorini e Mancini evidenziano che “secondo quanto dichiarato dall'amministratore unico della Vipal, ancora non è ben chiaro 'quando arriveranno i pagamenti del 60 per cento delle casette'. Noi – aggiungono - non possiamo accettare che a rimetterci sia la Vipal, che ha fatto il suo lavoro, ma che, da ultimo anello della catena, rischia di venire danneggiata da un contorto sistema di appalti e subappalti che parte dal Governo e sembra vedere coinvolte le 'solite' cooperative”.
“300 casette post sisma non pagate dalle Coop al costruttore, ma i politici le inaugurano con enfasi”
Sulla tessa questione va segnalata anche una nota diramata dal consigliere regionale Andrea Liberati (Movimento 5 Stelle) che cita un articolo del quotidiano 'La Verità' per evidenziare “una doppia tragedia: quella del terremoto e quella di chi ci specula sopra, mentre la primavera della ricostruzione tarderà ancora molto prima di arrivare”.
Liberati riprende quanto scritto oggi dal giornalista Paolo Giovannelli nell'articolo: “Hanno dato un tetto ai terremotati fidandosi della coop: stanno per fallire” (https://goo.gl/TD3pDQ(link is external)).
Per il capogruppo regionale M5S “questa sarebbe una doppia tragedia: quella del terremoto e quella di chi ci speculerebbe sopra, mentre la primavera della ricostruzione tarderà ancora molto, prima di arrivare. E mentre Anac indaga sull’appalto Consip da 18mila soluzioni abitative di emergenza (Sae) per oltre un miliardo di euro, assegnato alle solite cooperative, dal Cns in giù, spuntano oggi altre notizie di estrema gravità. La Cosp Tecnoservice, incaricata dal Cns di produrre le Sae del post sisma, poiché non aveva i requisiti per poterle effettivamente costruire, le ha a sua volta assegnate ad altra impresa, la Vipal, storica azienda umbra davvero in grado di realizzarle. Peccato che questo cervellotico sistema stia stritolando e travolgendo la Vipal stessa, essendo stata pagata solo parzialmente e ora sarebbe sull’orlo del fallimento, dopo aver realizzato ben 300 casette. E pure 50 posti di lavoro sono a rischio”.
Liberati si chiede “dove sono adesso i vari Errani, Curcio e Marini, che hanno inaugurato enfaticamente alcuni alloggi, peraltro quote minimali di quelli necessari?” e ricorda che “il capo di Cosp, Danilo Valenti, aveva finanziato a titolo personale la campagna elettorale della presidente di Regione Umbria, Catiuscia Marini, ma anche quella del sindaco di Terni, Leopoldo di Girolamo”. Il consigliere regionale ricorda poi che “anche la trasmissione 'Le iene' ha citato i rapporti pregressi tra Cosp e Salvatore Buzzi, e il finanziamento elettorale di Valenti alla campagna della presidente Marini”.
Infine Andrea Liberati domanda “quanto lucra il Cns, già condannato dal Consiglio di Stato per manipolazione del mercato, attraverso il semplice 'far fare' casette ad altri soggetti? Quando finirà il monopolio delle megacoop negli appalti pubblici? Quando sarà finalmente spezzato il rapporto tra politica e cooperative? Quando si riuscirà a tutelare concretamente maestranze e subappaltatori delle coop?”.

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