Arresti eccellenti Terni/ La presidente Marini querela Liberati (M5S)
PERUGIA - Catiuscia Marini, la presidente della Giunta regionale, ricorre alle vie legali nei confronti del consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Andrea Liberati. Lo fa dopo aver preso visione di una nota stampa diffusa dallo stesso consigliere regionale pentastellato (congiuntamente al senatore Stefano Lucidi) , di commento alla partecipazione della governatrice umbra alla riunione del Partito Democratico di Terni svoltasi all’Hotel Michelangelo, convocata per fare il punto sulla situazione dopo gli sviluppi dell'inchiesta sugli appalti al Comune di Terni.
"La Presidente Marini in queste ore, con profondo stupore, ha appreso del contenuto di uno scritto diramato ad alcuni media dal Consigliere regionale Andrea Liberati, Capogruppo del ‘Movimento 5 Stelle’' nel Consiglio regionale dell''Umbria. La predetta nota dal titolo ‘'Con gli applausi di ieri l'autolesionismo del Pd non ha confini' si ritiene gravemente denigratoria della reputazione politica e civile della Presidente Catiuscia Marini nonché della sua immagine di pubblico amministratore, vieppiù in considerazione dell'incarico istituzionale che ella riveste".
E' quanto spiega al riguardo il legale incaricato dalla Marini, l'avvocato Nicola Pepe.
"Infatti, sin da subito - aggiunge il legale - va osservata l'assoluta incongruità delle affermazioni in essa contenute con riferimento alla partecipazione della Presidente Catiuscia Marini all'evento svoltosi a Terni durante la giornata del 5 maggio 2017 a cui hanno, tra l'altro, presenziato la Vice Presidente della Camera dei Deputati, Marina Sereni, il Sottosegretario al Ministero dell'Interno, Gian Piero Bocci, i parlamentari umbri Giampiero Giulietti, Gianluca Rossi e Walter Verini, il Vice Presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, il Consigliere regionale Eros Brega ed, infine, numerosi sindaci del territorio nonché tanti esponenti delle Istituzioni locali".
"Con riferimento alla predetta nota si rappresenta che la Presidente Catiuscia Marini - conclude lo stesso legale - mi ha già conferito mandato al fine di tutelare nelle sedi competenti l'immagine e la reputazione anche della Carica Istituzionale che ella riveste".
Per completezza di informazione, questa la nota di Andrea Liberati e del Senatore Stefano Lucidi della quale avevamo dato conto ieri:
“In una vicenda drammatica quale quella in corso a Terni, con riflessi politici regionali e nazionali, mancavano solo i reiterati applausi da capo ultrà di Catiuscia Marini. La quale, dismettendo more solito gli scomodi abiti di presidente di tutti, indossando quelli a lei più consoni di esponente di punta della Curva Nord, ieri, in un albergo della Città dell'Acciaio, non ha mancato di manifestare platealmente il proprio appoggio al sindaco, pur essendo questi ancora in una posizione delicatissima, ristretto com'è in casa sua. Ecco: se esiste un modo per peggiorare la situazione, intervenendo a gamba tesa nel pieno dell'azione della Magistratura, occorre riconoscere che Catiuscia Marini e il PD lo stanno tenacemente perseguendo. Questo è autolesionismo senza confini. La comunità, pur abituata alla deriva della casta partitocratica, è allibita per tanta hybris. Non bastano svariati decenni di impunità per assumere oggi uno stile finalmente rispettoso delle Istituzioni tutte, a partire dall'adempiere con disciplina e onore i propri incarichi politici, le proprie funzioni pubbliche?".
La decisione della presidente Marini di citare in giudizio il solo Liberati, e non anche il sen. Lucidi, si spiega probabilmente con il fatto che per quest’ultimo, essenso coperto da immunità parlamentare, occorrerebbe ottenere l'autorizzazzazione a procedere, il che complicherebbe assai l’iter della denuncia.

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