Ogni ampliamento delle norme sulla difesa legittima produce un incremento delle armi circolanti. La riforma del 2006 ha triplicato le licenze per presunto uso sportivo. Quella votata oggi, se approvata anche dal Senato, avrà un analogo effetto. La via del Far West è anche questo: un mercato interno aggiuntivo da centinaia di milioni di euro l’anno. Interessi molto distanti dalla sbandierata sicurezza dei cittadini. Queste cose negli Usa accadono alla luce del sole, nel Parlamento italiano invece si nascondono dietro una coltre di parole. Sinistra Italiana-Possibile è contro questa legge che specula sulla paura che si rinnova ad ogni fatto di cronaca.

La dichiarazione di voto di Sinistra Italiana

Grazie, Presidente. Noi siamo entrati in quest’Aula con due scenari, da una parte, il Far West pulp alla Tarantino, voluto dalla Lega e devo dire, anche, da un manipolo di arditi fuori tempo massimo, dall’altra parte, un Far West attenuato, voluto dal Partito Democratico. Ne usciamo, però, alla fine, con un unico condiviso scenario texano; ogni fatto di cronaca che, come abbiamo visto, per fortuna, è abbastanza raro, porta con sé il rinnovamento di una sfida apparente, perché, poi, nella realtà, si amplia, come abbiamo visto, invariabilmente, passaggio parlamentare dopo passaggio parlamentare, il perimetro di esercizio dell’uso legale delle armi. Ebbene, colleghi, non se ne sentiva alcun bisogno, abbiamo scoperto, strada facendo, che parliamo, per l’anno 2015, di 136 procedimenti, cumulati anche negli anni precedenti, aperti presso le procure. Qualche collega del settore – magistrato – ci informa che questi, sostanzialmente, si concluderanno per il 99,9 per cento con l’archiviazione o il proscioglimento. Di questo stiamo parlando, sorprendente nella pochezza dei numeri, ma parliamo di questo.

Per decenni, la legge ha adeguatamente tutelato il diritto alla difesa legittima dei cittadini italiani, ma la politica aveva altre esigenze e nel 2006 ha preso forma di legge un’estensione di quel diritto. La domanda è: da allora i cittadini sono stati più sicuri? La risposta è evidente: assolutamente no. E oggi ci risiamo.

L’unico risultato certo è stato l’incremento delle armi circolanti: ce ne sono già in Italia, legalmente detenute, fra gli otto e i dieci milioni, non sappiamo neanche esattamente quante siano. Nell’ultimo passaggio in quest’Aula di questo provvedimento, che considero da avventurieri della politica, avevamo rilevato che l’unico effetto certo della pessima legge del 2006 era stato il raddoppio, in pochi anni, delle licenze per presunto uso sportivo, da 200 a 400 mila. Oggi siamo oltre le 500 mila licenze, ma questo non è solo un numero, è un vorticoso giro di affari di cui nessuno parla, ma che in quest’Aula tutti conoscono. Silenzio, che io interpreto come una difesa del made in Italy, visto che siamo nel settore – uno dei principali, forse il principale – esportatore al mondo.

Dal 2006 avete pensato di ampliare – questa è la novità – anche il mercato interno – diciamo 100-150 milioni di euro l’anno -, ma queste cose, colleghi della Lega, colleghi di Fratelli d’Italia, in particolare, che vi siete accalorati, non le raccontate mai a nessuno, come non raccontate che in Italia è più frequente l’uso di armi, legalmente tenute, contro la moglie, la compagna o il vicino di casa, piuttosto che contro i delinquenti che attentano alla vita o alla proprietà: molto più frequente! Subito pronti a cavalcare il fatto di cronaca come sciacalli in tragedia, ma silenziosi, stranamente silenziosi, sul resto, silenti su quella relazione ormai fantasma, che la legge n. 185 del 1990 imporrebbe come obbligo di trasparenza verso il Parlamento del Paese.

Parliamo di export, ma le aziende interessate sono le stesse della legittima difesa presunta, sempre pronti a speculare sulla paura. Ma cosa raccontate ai familiari di quella donna, di quel vicino ammazzati con quell’arma concessa per sport, in realtà con l’idea di difendere privatamente la proprietà? Non raccontate nulla, non si fanno comparsate in piazza o in televisione, anzi si accusa, si attacca chi denuncia queste cose e quella strumentalità.

Cari colleghi – questo devo dirlo a tutti, della Lega, del PD, 5 Stelle -, la strada verso cui ci volete portare è purtroppo nota. Negli Stati Uniti d’America, fra il 2005 e il 2014 – ve l’ho già ricordato – sono morti 310 mila cittadini americani per effetto dell’uso di armi da fuoco. Dal 1970 ad oggi sono un milione e mezzo, un numero spropositato, i morti sul suolo americano, più di quanti ne siano morti per le guerre combattute dalla guerra di secessione fino all’Iraq. È una strada che cambia la qualità delle relazioni sociali e anche – questo soprattutto – del crimine. Su questa strada non vi asseconderemo, su questa strada non vi seguiremo. Lì però, negli Stati Uniti, le potenti lobby delle armi sono alla luce del sole, qui, colleghi, no; voi, no. Strillate contro il crimine, parlate di sicurezza, ma in realtà agite per un pugno di dollari e un pugno di voti.
Per questo Sinistra Italiana voterà contro questo provvedimento

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