Di Ciuenlai - Bene, l'avete saputo tutti; le primarie del Pd sono state una grande prova di partecipazione e un risultato straordinario per Matteo Renzi. E' questa la realtà vera o virtuale che vi hanno raccontato tutti gli organi di informazione. Peccato che i dati mostrano un'altra storia.

Cominciamo con l'affluenza. In ogni tipo di elezione si registra una diminuzione vicina o superiore del 10% si lanciano allarmi per la democrazia. Alle primarie del Pd il calo è stato del 34% ma “è stato un successo”. Per loro i numeri sono solo “relativi”. (hanno votato meno persone del risultato di Renzi del 2013)

Secondo i loro parametri “il partito ha mostrato di essere “in grande salute”. Cioè una organizzazione politica che perde più di un elettore su tre è al massi mo del consenso. Di più. Se scomponiamo quel 34% scopriamo che al nord e nelle regioni “sbiancate” (quelle che una volta chiamavamo rosse) , i dati parlano di una vera e propria fuga dai gazebo con cali che vanno dal 40 al 50%. Le percentuali reggono solo al Sud, dove le cronache narrano di sezioni fantasma, di seggi chiusi e di cose del genere. Alla faccia della salute!

Il risultato di Renzi è stato fatto passare come una rivincita rispetto al Referendum e un nuovo bagno di “elettori”. Dunque Renzi nel 2013 aveva preso 1.895 mila voti. Ieri ne ha portati a casa un milione e 283 mila. Appena il 36% in meno. 4 su 10 lo hanno abbandonato. A voglia a fare percentuali bulgare. Il morto è sulla bara. L'appeal del “bomba” è in forte discesa anche nell'ultimo fortino che gli era rimasto ; il Pd.

Ma allora, se i numeri sono questi (e sono questi secondo il sito nazionale del Pd) , come mai tutti i media , i sedicenti commentatori e narratori di notizie raccontano una verità diversa? Perchè da una settimana hanno imbambolato e imbonito la pubblica opinione, facendogli credere che un milione di partecipanti sarebbe stato un grande risultato. Ma con quale criterio e chi ha stabilito che quella era la soglia minima oltre la quale non si poteva andare? Ma loro, che in possesso di rilevazioni che gli garantivano almeno un milione e mezzo di affluenza ai Gazebo, sono andati sul sicuro e hanno propinato la loro propaganda, che li fa sempre vincenti, anche quando perdono. E lo hanno fatto infischiandosene dell'uso corretto dei dati, che fa riferimento solo a quelli precedenti e/o allo “storico” e non a soglie inventate. Ormai la propaganda sostituisce la verità dei fatti. Ma allontanarsi dalla realtà fa brutti scherzi, come quelli del 4 dicembre.  

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