Che dire dell’esultanza espressa dal segretario regionale umbro del Pd, Giacomo Leonelli, che nella tarda serata di ieri ha diramato una nota di commento sugli esiti delle primarie  che si erano appena concluse? Oltre a ringraziare i più di 1.500 volontari che si erano impegnati nei 258 seggi allestiti nella regione, il giovane segretario si è compiaciuto per le 40 mila persone che avrebbero preso parte alla consultazione. Abbiamo non a caso usato il condizionale, visto che si tratta di un dato che ci viene fornito dai diretti interessati e sul quale non abbiamo alcuna possibilità di controllo.

Comunque “facemo a fidacce”, come si dice popolarmente, e lo prendiamo per buono. Ma allora al buon Leonelli non dovrebbe sfuggire che, rispetto ai circa 70 mila votanti delle precedenti primarie del 2013 (anche quel dato ci fu fornito dal Pd regionale), all’appello, dopo 4 anni, è mancato circa il 40% del corpo elettorale dem e non solo. E’ questo malgrado il più che sospetto incremento (30%) degli iscritti al partito.

Ora, se un fatto del genere fosse accaduto ai tempi del vecchio Pci, l’allora segretario regionale sarebbe ancora in fuga, inseguito da un branco di militanti infuriati.

Leonelli, invece, esulta. Buon per lui, ma non certo per la salute del suo partito.

Infine, sul fatto che Renzi avrebbe fatto il pieno di quei voti, ridicolizzando i suoi avversari, non nutrivamo alcun dubbio! Tutto era stato previsto nei minimi particolari.

ep

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