PERUGIA - 13 furti e tentati furti da dicembre 2016 ad aprile 2017 solo tra i quartieri di Montegrillo e Ponte d’Oddi, più altri 10 episodi verificatisi negli ultimi mesi anche nel quartiere di San Marco. Altri due furti o tentati furti si sono verificati poi nel mese di aprile. La situazione nei quartieri alla periferia del centro storico di Perugia inizia ad essere insostenibile. Dopo la chiusura della caserma dei carabinieri di Ponte d’Oddi, le istituzioni avevano assicurato che sarebbe rimasta alta l’attenzione sul territorio. 

Ad oggi, le associazioni di quartiere denunciano, invece, una situazione che sembra essere determinata anche da una mancata capacità di attenzione nei confronti dei loro territori. 

Pur non potendo affermare con certezza che i furti siano collegati gli uni agli altri o che gli autori siano gli stessi, non si può non notare che nei quartieri di Ponte d’Oddi, Montegrillo e San Marco sono aumentati i casi di furti in appartamento. La tecnica sembra essere sempre la stessa: approfittando del buio o dell’assenza dei proprietari, i ladri effettuano un buco sul vetro di balconi e finestre introducendosi poi all’interno degli appartamenti anche a piani elevati, arrampicandosi sulle grondaie.

Va sottolineato al riguardo che gli episodi si sono verificati per lo più durante le ore pomeridiane, tra le 17 e le 21 e sono in due casi in ore notturne. 

E’ evidente che nessun appartamento è al sicuro e, con l’avvicinarsi della bella stagione e del caldo, il rischio che il numero di questi episodi aumenti è concreto. 

Riportando la paura e la preoccupazione dei residenti, le associazioni di quartiere di Ponte d’Oddi, Montegrillo e San Marco chiedono che l’amministrazione comunale voglia prendere atto della situazione ponendo in essere tutte le misure necessarie, da un presidio mobile a un pattugliamento più serrato della zona.

Al fine di monitorare la situazione, e avere un quadro più chiaro della situazione, i residenti hanno organizzato, in piena autonomia, un sistema di ‘censimento’ on line per catalogare gli episodi in zona registrando l’orario, la via e il piano dell’appartamento in cui si è verificato il furto.  Ma questo non basta: non si può continuare  - dicono -. a vivere nella paura. 

Con la speranza che il Comune abbia tra i suoi obiettivi quello di non abbandonare la periferia al ridosso del centro storico, le associazioni auspicano quindi che, nel più breve tempo possibile, venga alzata la soglia di attenzione anche da parte delle forze dell’ordine e dei proprietari degli appartamenti disabitati nella zona. 

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