PERUGIA - Sette stranieri, ritenuti "socialmente pericolosi", sono stati espulsi dall'Italia nell'ambito di un'operazione congiunta di polizia e carabinieri della provincia di Perugia. L'ufficio immigrazione della questura ha condotto alla frontiera i giovani - di nazionalità marocchina, tunisina e albanese, di età compresa tra 19 e 25 anni - segnalati dalle compagnie di Gubbio e Città della Pieve per i loro "comportamenti penalmente rilevanti". La particolarità dell'operazione è rappresentata - hanno spiegato gli investigatori - dalla regolarità dei documenti di soggiorno degli stranieri i quali, per i loro stili di vitae sono stati ritenuti "socialmente pericolosi".

"Questo significa fare prevenzione" ha detto il questore Francesco Messina. "Si tratta di uno strumento perfino più efficace delle denunce e degli arresti - ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Paolo Piccinelli -, in quanto consente l'allontanamento fisico di soggetti che hanno tenuto condotte di vita non consone".

 

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