Dopo i missili lanciati su ordine del Presidente Trump, la guerra in Siria si aggrava. Guerra chiama guerra e bisogna condannare sia il presunto uso delle armi chimiche che l'utilizzo di quelle convenzionali, che da sei anni stanno devastando il Paese. La Siria e' vittima di una aggressione terroristica senza precedenti che ha causato decine di migliaia di morti, distruzioni e profughi, con complicità gravissime nella comunità internazionale.
Ripristinare la pace in Medio Oriente attraverso gli accordi e ripudiare la guerra come soluzione dei conflitti come detta la nostra Costituzione,e' questa la via da perseguire.
L'associazione culturale Umbrialeft chiede al nostro governo di adoperarsi per promuovere soluzioni politiche e di non sostenere in alcun modo avventure militari.
Inoltre, l'associazione culturale Umbrialeft, sollecita tutte le forze pacifiste, laiche e religiose, le associazioni, i movimenti,i partiti umbri a mobilitarsi per dire forte ' no alla guerra' e per costruire un percorso politico e culturale che sdradichi questa 'guerra permanente' in atto a livello mondiale.
L'Umbria della pace non stia a guardare.

Stefano Vinti
Associazione Culturale Umbrialeft

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