TERNI – Il consiglio comunale ha approvato ieri sera la delibera proposta dalla Giunta  sulla determinazione per l’esercizio 2017 delle tariffe ed aliquote dei tributi di competenza comunale. L’atto, che era stato illustrato dall’assessore Vittorio Piacenti D’Ubaldi, ha avuto 19 voti favorevoli della maggioranza e 9 contrari dell’opposizione. Approvata anche la proposta di delibera della giunta per le aree Peep da destinare alla residenza, le aree PAIP per insediamenti produttivi, ed i relativi servizi ed infrastrutture.

Sono stati messi ai voti, prima della delibera, due emendamenti proposti dal Movimento Cinque Stelle. Il primo, che aveva avuto parere tecnico e contabile contrario, è stato respinto con 17 voti contrari, 9 a favore e un’astensione . L’obiettivo di questo emendamento era di abbassare la Tari per le utenze relative ad alcune attività commerciali a bassa produzione di rifiuti (come ad esempio i banchi che vendono prodotti sfusi) e alzarla per bilanciamento per ipermercati e attività che utilizzano imballaggi o altamente inquinanti.
Il secondo emendamento riprendeva gli stessi temi chiedendo in maniera più semplificata di rimodulare i coefficienti della Tari. Anche questo secondo emendamento è stato respinto con  17 voti contrari, 9 a favore e un’astensione.

Approvata invece, con 18 voti a favore 6 contrari e 3 astensioni,  la proposta d’atto d’indirizzo presentata dal presidente del gruppo consiliare del Pd Andrea Cavicchioli, anche a nome degli altri presidenti dei gruppi di maggioranza. Con quest’atto il consiglio impegna sindaco e giunta a rimodulare il sistema tariffario della tassa sui rifiuti con particolare attenzione nei confronti delle attività produttive, tenendo conto della tipologie delle attività stesse, dell’impatto prodotto e di incentivazioni concrete da porre in essere per il miglioramento ambientale. Inoltre con lo stesso atto il consiglio impegna sindaco e giunta a porre in essere ogni azione per il raggiungimento della tariffa puntuale e a chiedere all’Asm ulteriori miglioramenti per la raccolta differenziata. Inoltre il consiglio sollecita particolare attenzione per salvaguardare e tutelare le fasce di popolazione più deboli.

 
Il dibattito in Consiglio comunale

Tra gli interventi in aula nel corso del dibattito in merito alla delibera sulla determinazione dei tributi per il 2017, quello di Enrico Melasecche (IlT) che ha sottolineato come – a suo parere – in realtà i cittadini saranno costretti a pagare una ulteriore tassa sui rifiuti. “La raccolta differenziata infatti avrebbe dovuto portare ad una riduzione della Tari che non c’è stata”. In più – ha continuato Melasecche, sul fronte Imu, “la Giunta "aumenta un’imposta a carico dei genitori che danno il proprio appartamento ad un figlio, come se fosse un immobile che dà reddito". "Lo stesso per la riduzione delle agevolazioni per gli affitti a canone concordato”. Per il resto Melasecche ha accusato l’assessore Piacenti di “raccontare favole alle quali non crede più nessuno” e la giunta di “tirare a campare”.

Secondo Marco Cecconi (FdI) la Giunta non è stata onesta nella spiegazione delle nuove tariffe. “In realtà – ha detto – gli aumenti ci sono stati, eccome”. “In taluni casi vengono tolte le agevolazioni, in altri ci sono dei veri e propri aumenti che arrivano al 30%”. Inoltre – ha sottolineato – l’approccio dell’amministrazione verso le attività produttive andrebbe completamente rivisto.

"Siamo in un percorso lento che porta alla completa destrutturazione del significato delle istituzioni – ha detto Thomas De Luca (M5S) a cominciare dal consiglio comunale. Quello che deliberiamo non viene attuato. Noi abbiamo cercato di fare qualcosa di diverso, riprendendoci le nostre competenze e proporre atti deliberativi, non impegni. Abbiamo provato a farlo attraverso gli emendamenti che riteniamo siano stati un contributo positivo".
"Occorre - ha detto De Luca - porre un freno alla desertificazione della città, occorre che chi ha responsabilità di governo, se le assuma. Occorrono contenuti, non chiacchiere"

L’assessore Vittorio Piacenti D’Ubaldi in sede di replica ha ribadito che “sulle entrate la manovra ricalca sostanzialmente quella dell’anno passato ed evidenzia comunque una situazione migliore rispetto a quella di tanti altri Comuni di analoghe dimensioni. Le uniche modifiche sono state discusse già in sede di Dup e di piano di riequilibrio”.
“Siamo convinti – ha aggiunto - che la manovra sulle entrate sia una manovra equa. Le difficoltà finanziarie del Comune saranno affrontate senza incidere sulla fiscalità locale”.
Per quel che riguarda la Tari, l’assessore ha ricordato "che il costo medio per abitante a Terni è di 212 euro a fronte dei 253 a Perugia". "L’incremento della differenziata a Terni è stato nel 2016 del 16,7%, rispetto al 7% della media". "Il lavoro - seppur difficile e complesso - sulla differenziata sta dunque dando dei risultati sia in termini di costo, che in termini di qualità del servizio".

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