PERUGIA - E' cominciato, male, poco dopo mezzogiorno,  visto che è stato subito sospeso dalla presidente del consiglio regionale, Donatella Porzi, il dibattito in aula sulla legge anti-omofobia. Il consigliere di centrodestra Sergio De Vincenzi ha riproposto ad inizio dibattito la sua richiesta di non iscrivere l'atto "perchè - spiegava - risulta, secondo il regolamento dell'assemblea, non corredato dalla necessaria copertura finanziaria".

La stessa presidente dell'assemblea gli ha risposto leggendo un parere legale degli uffici di Palazzo Cesaroni, secondo il quale l'atto risultava in regola. De Vincenzi ha ripreso allora la parola per urlare, con toni accesi, che "se in questa che è la massima assemblea dell'Umbria non si seguono le regole, allora andiamocene tutti a casa". Mentre pronunciava queste parole, ha lanciato in aria dei fogli che aveva sul proprio scranno. A questo punto, la seduta è stata sospesa.

Alle 13,20 la stessa presidente del Consiglio regionale dell'Umbria ha dovuto prendere atto che i consiglieri presenti in aula erano "soltanto dieci” ed ha quindi disposto il rinvio della seduta.

Il confronto sulla proposta di legge anti-omofobia ha subito quindi un nuovo stop, dopo quello di 15 giorni fa determinato dalla mancanza di copertura finanziaria.

Stamani sui gradoni dell'aula consiliare erano presenti esponenti di associazioni favorevoli e contrarie alla legge in questione.

Un corteo anti-legge, in realtà non molto partecipato, è anche sfilato con degli striscioni lungo Corso Vannucci.
In merito al rinvio della seduta odierna del Consiglio regionale per mancanza del numero legale, Palazzo Donini ha successivamente comunicato che la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, aveva informato con largo anticipo la presidente dell'Assemblea Legislativa, Donatella Porzi, che sarebbe stata presente al dibattito non appena conclusi gli impegni che la costringevano a Roma per le questioni legate al sisma.

Stamani infatti, dalle ore 11 alle 13,20, la presidente Marini è stata impegnata in una riunione con il presidente del Consiglio dei ministri Gentiloni e gli altri presidenti delle Regioni colpite dal terremoto, per affrontare le tante problematiche legate alla ricostruzione.  Come detto la presidente Marini aveva comunque assicurato la sua presenza in Consiglio regionale nella seconda parte della giornata.

 

Condividi