di Alfonso Gianni.

Così si esprime la questura capitolina sulla giornata di sabato. Molto facile, dal momento che il piano non c'era. E' stato creato ad arte un allarmismo per scoraggiare la partecipazione a cortei che si sono svolti pacificamente. Identificazioni, fermi e persino fogli di via distribuiti senza ragione. Le famose "armi di devastazione di massa" - lo dico con ironia - non sono state trovate, semplicemente perché non c'erano. E' il nuovo clima Minniti. Nonostante questo la giornata è stata positiva. Non solo per il carattere pacifico delle manifestazioni, ma soprattutto perché si è potuta esprimere e evidenziare, sia in piazza che nei dibattiti, una posizione radicalmente critica nei confronti delle politiche europee senza reclamare un ritorno alle piccole patrie. Se a ciò si aggiunge lo squallido flop delle destre sovraniste di Alemanno e Storace, il quadro migliora. Sta ora alle prossime prove elettorali in Europa, in Francia e in Germania, sconfiggere i nazionalismi fascisti e xenofobi. E riaprire così da migliori posizioni la lotta per una diversa Europa. Lo si può fare senza annacquare il vino, senza cioè rincorrere la destra e le varie versioni centriste tipo "maggioranza silenziosa", il che farebbe il loro gioco.

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