Ai nastri di partenza i congressi del Pd in provincia di Terni
TERNI - “Si apriranno nelle prossime ore – venerdì il primo appuntamento nella provincia di Terni - le convenzioni di circolo, inaugurando così la stagione congressuale del Partito Democratico. L'auspicio è che il congresso possa rappresentare un momento di confronto vero, di dibattito e di partecipazione intorno ai temi centrali per il futuro del Pd e del Paese”. Così, in una nota, il segretario provinciale del Pd di Terni Carlo Emanuele Trappolino.
“In questa prima fase – spiega – sono chiamati al voto oltre 3.600 iscritti in tutta la provincia, una platea larga, frutto di una campagna di tesseramento che, al di là di qualche eccezione, ha funzionato e bene, segnando un incremento delle adesioni di quasi il 30 per cento rispetto al 2015. Un risultato positivo, che va oltre il fisiologico trend di crescita delle stagioni congressuali, e in parte inatteso, soprattutto in un momento difficile per il partito, uscito indebolito dal voto del 4 dicembre e da un dibattito interno complicato dalla fuoriuscita di importanti dirigenti nazionali e di iscritti e militanti sui territori. Per questo sento di dover ringraziare i segretari di circolo e i militanti, oltre che le commissioni che in queste ore hanno lavorato con dedizione per onorare gli adempimenti nei tempi stabiliti”.
“Nelle prossime settimane, dunque, e fino al 30 aprile, saremo impegnati con forza e determinazione – sottolinea Trappolino – per fare del congresso un momento di dibattito sul profilo identitario del Pd e sulle sue prospettive e sulle sfide per il Paese. È evidente che, alla luce degli eventi che hanno segnato gli ultimi mesi, il Pd ha bisogno di un progetto di ricostruzione, che rafforzi la sua organizzazione e il suo radicamento, che aggiorni i suoi strumenti di partecipazione e coinvolgimento sul territorio, che ci renda sempre più un soggetto riconoscibile, progressista, aperto e plurale, inclusivo. È necessario, inoltre, uscire dall'autosufficienza e dall'isolamento e mettersi alla testa di un percorso di definizione di una coalizione larga e di un centrosinistra vero. Dovremo, infine, far sì che emerga con sempre maggiore chiarezza il nostro impegno per fare dell'Italia un Paese più giusto e meno disuguale: è tempo di rimettere in funzione un ascensore sociale ormai immobile e di inaugurare una stagione delle opportunità, le stesse opportunità, per tutti”.

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