Tabellino

TERNANA (4-3-1-2): Aresti; Zanon, Valjent, Meccariello, ​Germoni; Petriccione, Ledesma, Di Noia; Falletti; Monachello, Avenatti. (Piacenti, Rossi, Coppola, La Gumina, Palombi, Della Giovanna, Palumbo, Diakite, Pettinari). All. Liverani.

TRAPANI (4-3-1-2): Pigliacelli; Fazio, Kresic,​ Pagliarulo, Rizzato; Maracchi, Colombatto, Barillà; Rossi​; Manconi, Jallow. (Guerrieri, Legittimo, Nizzetto, Curiale, Citro, Coronado, Visconti, Raffaello, Casasola). All. Calori.

ARBITRO: Pezzuto di Lecce.

TERNI – Dopo un avvio incerto, la svolta dell’incontro salvezza fra Ternana e Trapani, si realizza al 6’ del primo tempo, quando gli umbri passano a condurre con Di Noia che concretizza un’azione insistita, protagonisti Avenatti e Zanon, piazzando la palla alle spalle di Pigliacelli.

Un colpo duro da digerire per gli ospiti che contavano evidentemente di strappare qualche punto al Liberati jutile per continuare la loro rincorsa verso posizioni di classifica più tranquillizzanti e che si sono visti così risucchiare nei bassifondi.

L’incapacità di reazione da parte degli ospiti - meno incisivi e cinici dei loro avversari - e un Di Noia in veste di giustiziere, hanno condannato poi irrimediabilmente i siciliani alla sconfitta quando, al 35’, la mezzala rossoverde si ripete con un tiro spiazzante per il portiere ospite, arrotondando così il punteggio in favore dei padroni di casa.

Nulla da eccepire sul doppio vantaggio con il quale gli umbri hanno chiuso la prima frazione di gioco, considerato un rigore negato loro dal direttore di gara per un atterramento in area di Petriccione e per il palo colpito da Meccariello al 38’.

Avvio tranquillo della ripresa con le Fere che si limitano per lo più a controllare gli avversari: questo almeno fino al 46’ quando Coronado coglieva impreparato Aresti e lo folgorava con un gran tiro dalla distanza.

Una reazione tardiva, quella dei siciliani, visto che di li a poco giungeva il fischio di chiusura del match che sanciva il ritorno alla vittoria della Ternana dopo un lungo periodo da incubo, nel corso del quale le Fere hanno collezionato 6 sconfitte consecutive. In conclusione, se non è proprio dire, plagiando il poeta, che i rossoverdi sono così tornati a riveder le stelle, almeno un lumicino, sia pure ancora assai tremolante, cominciano a scorgerlo in fondo al tunnel e comunque hanno per lo meno ritrovato un po’ compagnia all’ultimo posto della classifica.

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