Scissione Pd/I dem perugini accusano il colpo. Giacopetti: c’eravamo tanto amati
Ricevo con grandissimo dispiacere la lettera con cui mi comunicate la vostra volontà di lasciare il Partito Democratico per aderire ad Articolo 1 – Movimento democratico e progressista.
È una sconfitta per tutti quando qualcuno se ne va, ma il rammarico è ancora più grande quando a farlo sono persone con cui si sono condivisi progetti importanti e obiettivi ambiziosi. Abbiamo percorso insieme – anche se da qualcuno mi sarei aspettato un impegno diverso e una presenza più evidente e più costruttiva, soprattutto se incidente in territori importanti della città su cui non possiamo permetterci di mollare la presa - una strada faticosa, dopo le amministrative del 2014, per rilanciare l'attività del Partito Democratico a Perugia, siamo stati fianco a fianco nel tentativo di tenere l'attenzione sui contenuti e di rafforzare gli strumenti a disposizione per parlare alla città e con la città, per ascoltare e per essere credibili, per dare risposte. Insieme abbiamo immaginato un impegno sempre più concreto per un radicamento vero sul territorio, per una elaborazione sempre più efficace e credibile, per un ascolto sempre più attento, per una comunità sempre più coesa intorno alle idee. E sempre insieme abbiamo promosso riflessioni importanti e profonde sullo stato di salute del partito e sulle strategie per migliorarci, a partire da una nuova centralità dei circoli per arrivare a un'apertura sempre più qualificata alla città. La conferenza programmatica e il report Barca sono forse le più importanti scommesse vinte insieme.
Ora le nostre strade si separano. Rispetto profondamente la vostra scelta anche se non la condivido. In un partito come il Pd, dove tutte le cariche sono contendibili e dove le scelte sono in mano agli iscritti e agli elettori, c'è spazio per far valere le proprie convinzioni e per allargare il consenso intorno ad esse. C'è anche il congresso, per questo. E' vero, i tempi sono stretti, ma non possiamo pensare che solo su questo si possa basare la qualità del dibattito e un tentativo andava fatto. Va fatto. C'è poi un altro elemento che non posso non citare: abbiamo fortemente creduto, anni fa, nel progetto del Partito Democratico, non un nuovo partito ma un partito nuovo, un partito progressista, plurale, aperto, impegnato per un Paese più giusto, più equo, per far vivere riforme importanti, per una crescita sostenibile e che non lasci indietro nessuno, per un sistema sociale che dia a tutti le stesse opportunità.
Continuo a credere che se c'è uno spazio politico in cui raccogliere sfide così importanti e coltivare ambizioni tanto grandi questo spazio è il Partito Democratico. Continuerò a portare il mio contributo dentro al Pd, con lealtà ma senza smettere di dire quello che secondo me non va, in un dibattito che può anche essere duro ma che non deve farci perdere di vista le sfide che il nostro tempo ci chiede di affrontare.
Vi saluto, con l'augurio di un buon lavoro e con la speranza che le nostre strade possano tornare a incrociarsi.
Un abbraccio
Francesco Maria Giacopetti
Segretario Pd Perugia

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