di Giovanni Paglia.

Un operaio lavora 41 anni, gli ultimi 4 a voucher.
Non è una scelta, naturalmente, ma la conseguenza di una legge che permette di pagare chi si avvelena in una tintoria industriale con degli scontrini.
Finalmente a 63 anni arriva il momento della pensione ed è allora che si materializza la beffa più atroce.
Si scopre infatti che l'INPS non accredita i contributi pagati con i voucher, perché manca una circolare.
Chiara la cosa?
Lavori, ti pagano un'ora alla volta quando gli fa comodo, ti versano una miseria di contributi e alla fine scopri che l'INPS non li considera.
Ho presentato un'interrogazione e state pur certi che non finisce qui.

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