di Giuseppe Mattioli.

Ieri grandi manovre gruppettare: è nata un’altra associazione di sinistra, composta da Arturo Scotto. Marco Furfaro, Ciccio Ferrara, Massimiliano Smeriglio e altri. Questi contestano la piattaforma politica ed economica di Sinistra Italiana, autonoma, non subalterna a nessuno, alternativa al Renzismo.
Questa linea è scaturita dal dibattito e dalle decisioni prese a grandissima maggioranza dagli iscritti al partito nei congressi di tutta Italia e che sarà al centro del congresso fondativo nazionale di Rimini fra pochi giorni.
Loro, invece, lavorano per ricostruire un’alleanza di centro sinistra con il Pd. Pensano
che il Pd possa tornare indietro, cioè a sinistra, abbandonare i centristi, che Renzi sia fuori gioco, e confidano su Cuperlo e sui Bersaniani, magari possibili alleati con il movimento di Pisapia. Per me sognano ad occhi aperti: o vogliono solo posti dopo le elezioni? Saranno solo subalterni al Pd. e accetteranno Renzi ed il Renzismo.
E’ mai possibile che a ogni occasione importante e storica, cioè ogni volta che si ricreano le condizioni politiche per costruire un grande partito della sinistra alternativo ai padroni, bisogna sempre dividerci? Questi compagni si assumono una grave responsabilità: i partitini da prefisso telefonico non saranno probabilmente votati da nessuno.
Oggi pomeriggio alla direzione del Pd vedremo cosa succede.

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