MAGIONE - "Venite in vacanza al lago Trasimeno e nelle altre zone dell'Umbria non colpite dal terremoto, non è giusto che per quanto successo a Norcia debba rimetterci tutta la regione. Qui a Magione dove ci troviamo non c'è alcun pericolo e se lo diciamo noi che sappiamo cosa significhi la paura potete crederci": è quasi uno spot quello che Anna, Giorgio, Giuseppina, Stefania e gli altri sfollati che attendono il pranzo nel bar del residence dove sono ospitati dopo il sisma, vogliono fare per cercare di aiutare la ripresa del turismo che dopo il sisma del 30 ottobre è totalmente crollato.

Come conferma il gestore dell'hotel "Ali sul lago", Massimo Chiucchiù, "le prenotazioni sono azzerate". "In questo momento - ha aggiunto - la convenzione con la Regione Umbria per ospitare le persone colpite dal terremoto è una fortuna".

“Adesso rivogliamo la nostra routine, la nostra vita di tutti i giorni – aggiungono -, anche se qui a Magione stiamo benissimo”. "Qui abbiamo ritrovato la serenità, grazie anche a questa gente che ci ha accolto come meglio non si poteva. Il giorno che dovremmo andarcene sarà felice perché ritorneremo nella nostra città, ma anche triste perché saluteremo persone eccezionali", racconta Anna Cipolla, che fa da portavoce e punto di riferimento per i 75 nursini del residence.

Non mancano le preoccupazioni: "che ne sarà delle nostre case?", si chiede Italia Lisi, di San Pellegrino di Norcia, che pone la questione dei mutui da pagare: "Noi avremo una casetta in legno, ma cosa accadrà con la banca? Non sarà facile: speriamo di non essere abbandonati".

 

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