PERUGIA – Anche il Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni)-Umbria, presieduto da Marco Mazzoni, scende in campo contro il bullismo con una ricerca sul campo che indagherà sulle abitudini dei ragazzi nel rapporto con internet ed i social network. Il lavoro, coordinato da Maria Giuseppina Pacilli, docente di Psicologia sociale nell'Ateneo perugino, sarà portato avanti in alcuni istituti delle scuole superiori di Perugia e Terni ed è stato lanciato in occasione del Safer internet day, giornata internazionale di sensibilizzazione per i rischi della Rete, che ricorre domani 7 febbraio.

La ricerca che andrà avanti per mesi – è spiegato in una nota del Corecom-Umbria -, ha il carattere dell'originalità nel contesto umbro e una duplice finalità: conoscitiva e applicativa. L'intento è fornire una fotografia di come i minori umbri utilizzano internet e i social network e di come essi impattano, in positivo e in negativo, sulla quotidianità e sul benessere psicologico delle ragazze e dei ragazzi. È prevista la realizzazione di attività volte a promuovere nei minori non solo la capacità di individuare e riconoscere la pericolosità della comunicazione aggressiva e violenta in rete, ma anche di favorire l'apprendimento di una comunicazione online e offline rispettosa della dignità delle persone.

Il risultato dello studio sarà occasione di approfondimenti ulteriori, anche per iniziative di seminari e workshop di rilievo nazionale. Il Corecom dell'Umbria, dimostra la sua  operatività nella tutela dei minori anche in vista, si sottolinea, di una ulteriore competenza che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) sta per conferire agli stessi Comitati nel campo del cyberbullismo, implementando la delega “vigilanza e controllo”.

Sempre nel campo della prevenzione e del contrasto del cyberbullismo, il Corecom-Umbria, nel corso dell'iniziativa che si terrà domani della sede della Prefettura di Perugia,  sottoscriverà il protocollo d’intesa per la prevenzione e la lotta ai fenomeni del bullismo e della devianza giovanile, insieme a Prefettura, Regione Umbria, Comune di Perugia, Questura, Ufficio scolastico regionale, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza,  comandi provincialie dei Carabinieri e della Guardia di finanza, Usl 1, associazioni 'Bastia il cuore' e 'Contrajus'. 

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