ANCONA - Il pm di Ancona Serena Bizzarri ha emesso un provvedimento di fermo per omicidio volontario a carico di un  muratore di origine calabrese residente a Scheggia (Perugia) sospettato di aver ucciso a coltellate per gelosia Alessandro Vitaletti, il docente di lettere di Sassoferrato aggredito ieri sera in una piazzola di sosta della cittadina anconetana. Il presunto omicida è ancora ricercato, e il suo nome non è stato ufficializzato per motivi investigativi.

Vitaletti e l'uomo ricercato sono entrambi separati; il muratore non avrebbe sopportato che il prof frequentasse la sua ex compagna. Ieri sera i due si sono incontrati per caso: uscendo dal Bar Sport di via Buozzi, il muratore ha visto da lontano il rivale, che si era fermato a fare benzina. Secondo alcuni testimoni lo ha avrebbe raggiunto gridandogli ''ti ammazzo, ti ammazzo!...'', brandendo un coltello. Ventidue o ventitré i fendenti sferrati contro il povero docente, l'autopsia dirà quanti sono stati quelli mortali.

Prof ucciso, studenti sotto choc. Sindaco Sassoferrato, nessuno immune inquietudini nostro tempo

Per la piccola comunità di Sassoferrato, poco più di 7.300 anime nel cuore dell'Appennino marchigiano, oggi è il giorno del dolore e dello sgomento per la morte Alessandro Vitaletti, l'insegnante di lettere ucciso ieri a coltellate. Sconvolti gli allievi della scuola media "Don Mauro Costantini" di Serra San Quirico dove l'uomo insegnava. In chat, spontaneamente, i ragazzi delle due classi hanno contattato la psicologa dell'istituto, che da lunedì sarà al loro fianco a scuola per aiutarli a superare il trauma. Affranto il sindaco Ugo Pesciarelli. "Era un uomo riservato - dice - ma con diversi amici, stimato da tutti''.

"Questa è una tragedia senza precedenti per il nostro paese. Ma eventi come questo - conclude - ci dicono che nessuno è immune dalle inquietudini del nostro tempo. Un sintomo che il superamento dei riferimenti morali che abbiamo vissuto fino ad oggi crea vuoti dagli esiti imprevedibili''.
 

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