TERNI - "Mi piace pensare Alessandro, in compagnia di Gesù, che nella 'hall' del Paradiso continua il suo servizio, gentile, competente, multilingue di accoglienza di quanti con onestà, rettitudine e laboriosità hanno dato senso alla loro esistenza e ora ricercano un tempo di riposo, anzi un riposo eterno": così il vescovo di Terni, Giuseppe Piemontese, nell'omelia della messa funebre di oggi pomeriggio nel duomo di Terni per Alessandro Riccetti, il 33enne ternano recptionist del Rigopiano tra le vittime della slavina.

"Anche noi abbiamo cercato Alessandro in quel grande sepolcro vestito di bianco che era l'hotel Rigopiano", ha detto il vescovo, ricordando che Riccetti "ha affrontato tanti sacrifici, con lo studio e lavorando all'estero, per avere un lavoro dignitoso e onorevole. Ma la sorte avversa, la natura stavolta matrigna, hanno posto termine alla sua vita".
Era gremito di gente commossa il duomo di Terni per questo evento doloroso che la città intera a seguito raccolta in un silenzio doloroso. Una partecipazione corale che è stata ben rappresentata dalle parole affettuose di ricordo pronunciate nella circostanza da uno degli amici del 33enne receptionist morto al Rigopiano”.

"Proveremo a farci forza, a ricompattarci ancora di più tra noi, i tuoi amici, caro Alessandro – ha detto -, per farti giustizia. Perchè è inaccettabile andarsene mentre si svolge il proprio dovere di lavoratore".

A questo passaggio del discorso le molte persone presenti al rito funebre hanno applaudito il giovane che ha anche ricordato alcuni episodi d'infanzia condivisi con Alessandro, per poi sottolineare "la grande solidarietà e umanità da parte dei soccorritori e delle altre famiglie" che sono state vicine a quella di Riccetti.

"Sarai per noi la nostra guida, il nostro angelo, il tuo sorriso rimarrà in tutti noi", ha detto invece un'amica di Maria Chiara, la sorella di Alessandro, parlando a nome dei parenti del 33enne ternano.

Fra i presenti alla cerimonia tante anche le autorità, fra le quali il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, che ha decretato il lutto cittadino, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, in rappresentanza dell’intera comunità regionale, e il sottosegretario Gianpiero Bocci, in rappresentanza del governo.

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