Addio al Corpo Forestale, Prc: “Scelta sbagliata figlia della propaganda del PD”
Dal primo gennaio 2017 il Corpo forestale dello Stato non esiste più. Circa settemila forestali passano così all'Arma dei Carabinieri. Per questa misura che cancella di fatto un patrimonio di competenze frutto di una storia secolare dobbiamo “ringraziare” la famigerata riforma Madia e, ovviamente, Renzi.
Noi continuiamo a pensare che con questo atto di pura propaganda si sia messa a rischio pesantemente la tutela del nostro ambiente, del paesaggio e del patrimonio agro-forestale. Pensiamo a questo: nel solo 2013 il Corpo Forestale dello Stato ha accertato più di 10.200 reati ambientali avvenuti nel nostro paese. Ed ora che succederà? E' legittimo ritenere che l'accorpamento del Cfs rischi di significare un forte arretramento nel contrasto ai crimini contro il patrimonio naturale e paesaggistico, dagli abusi al dissesto idrogeologico, dallo smaltimento illegale di rifiuti ai reati contro gli ecosistemi naturali e le specie protette.
Siamo insomma di fronte ad una misura sconsiderata che creerà inevitabilmente problemi organizzativi enormi e i cui responsabili sono gli stessi del disastro delle Province e della sconfitta al referendum: Renzi e il Partito Democratico.
Enrico Flamini, Segretario Regionale di Rifondazione comunista dell'Umbria

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