TERNI - Il prossimo 8 gennaio verranno rinnovati i Consigli Provinciali di Terni, di Perugia e di molte altre province italiane. Le elezioni cadono all'indomani della sonora bocciatura inferta da quasi venti milioni di italiani che hanno detto NO alla pseudo riforma costituzionale del Governo Renzi, oltre che respingere la sua politica economica.

Durante il suo governo, Renzi è riuscito a delegittimare un intero livello istituzionale, il Senato della Repubblica, ed a depauperare il decentramento territoriale dello Stato attraverso l’azzeramento, di fatto, delle Province, con la legge Delrio.

Una legge, quella Delrio, fallimentare che ha mandato all'aria sistemi organizzativi di funzioni importanti, gestite da un livello istituzionale sacrificato in nome del populismo, senza riuscire, nemmeno lontanamente, a ridurre la spesa pubblica e migliorare i servizi, come strumentalmente propagandato.

Gli effetti ottenuti sono esattamente all'opposto: le Province sono ancora chiamate a svolgere, seppure ridimensionate nel ruolo, funzioni importanti ma con risorse e mezzi assolutamente insufficienti. Basti pensare alla situazione del terremoto, della viabilità e delle scuole.

Siamo oramai al caos istituzionale, evidenziato anche dal paradosso che le Province sono previste dalla Costituzione ed il voto del 4 Dicembre rende illegittimo il loro superamento.

Per questi motivi Rifondazione Comunista non parteciperà a queste elezioni che considera un sopruso oltre che una farsa che accomuna centrosinistra e centrodestra.

Una farsa perché saranno sindaci e consiglieri comunali delle rispettive province a votare se stessi, espropriando i cittadini del loro diritto di voto. L'unica cosa certa è infatti che gli elettori non potranno più votare per i propri rappresentanti.

E, di tutto questo, nessuno sa niente. E’passata completamente sotto silenzio, poco tempo fa, l’elezione dei Consigli delle Aree metropolitane, eletti con le analoghe antidemocratiche regole, tra il disinteresse generale.

Questi sono i risultati di chi, come Renzi ed il PD, ha favorito l’antipolitica; questi sono i risultati del monocolore PD a Terni ed in Umbria che non ha mosso un dito contro il governo nazionale per evitare questo disastro.

Quasi venti milioni di italiani hanno detto chiaramente la loro, ma il PD non ha capito e non ha percepito il segnale profondo dell’esito referendario del 4 Dicembre: i cittadini vogliono partecipare, decidere e cambiare. L’8 Gennaio gli si sbatte di nuovo la porta in faccia!

Noi siamo con quei venti milioni di persone.

Contro ogni forzatura istituzionale, torniamo alla Costituzione Italiana ed applichiamola!

PARTITO della RIFONDAZIONE COMUNISTA

Federazione di TERNI

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