PERUGIA - Nella seduta odierna la I commissione consiliare Affari Istituzionali ha ripreso l’esame della proposta della capogruppo M5S Rosetti sul Regolamento di amministrazione condivisa, già ampiamente discussa in diverse sedute, peraltro, fatta propria dalla medesima commissione, approvandola con 8 voti favorevoli e le astensioni dei consiglieri Camicia e Felicioni.

In occasione dell’ultima discussione, lo scorso mese di novembre, il voto dell’atto era stato rinviato anch’esso in attesa dei pareri dirigenziali, giunti poi in termini favorevoli.

Nel riassumere le ultime modifiche all’atto, la consigliera Rosetti ha sottolineato che il testo definitivo del regolamento era pronto da mesi, ma che si è ritenuto opportuno inserire alcune modifiche non sostanziali, suggerite dagli uffici stessi, in particolare agli artt. 37 e 42, relativi rispettivamente alla prevenzione dei rischi e alla copertura finanziaria delle spese eventualmente derivanti dall’applicazione del regolamento.

Va ricordato che nell’atto si fa riferimento ai principi della sussidiarietà orizzontale e della partecipazione, che nasce dalla sinergia tra Enti, cittadini ed associazioni. Favorire questi processi – si sottolinea nella proposta– è determinante per superare l’attuale “scollamento” tra cittadini ed istituzioni che ha portato a perdere il senso della comunità e di appartenenza. Peraltro, il protagonismo dei cittadini va favorito anche per aiutare gli enti pubblici nella tutela e manutenzione del territorio, sempre più difficile in considerazione della carenza di risorse.

Il regolamento proposto si compone di 42 articoli, suddivisi in dieci capi: disposizioni generali, disposizioni di carattere procedurale, interventi di cura e valorizzazione di spazi pubblici, interventi di cura e valorizzazione di edifici, gestione dei beni comuni, formazione, forme di sostegno, comunicazione, trasparenza e valutazione, responsabilità e vigilanza, disposizioni finali e transitorie.

Rosetti ha anche ribadito che la proposta ha recepito le proposte avanzate dalla Law Clinic del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Perugia ed è stata altresì condivisa dallo stesso sindaco Romizi.

Prima della votazione finale, i consiglieri Bori, Giaffreda, Mignini e Marcacci hanno esposto le loro dichiarazioni di voto. Bori, in particolare, si è detto soddisfatto che il processo di questo regolamento arrivi al termine poiché “questo dell’amministrazione condivisa –ha detto- è uno dei temi cardini. E’ importante anche che non si parli più solo di spazi fisici, ma anche i servizi pubblici diventano “luoghi” comuni di condivisione tra amministrazione e cittadini.”

Anche il consigliere M5S Giaffreda ha espresso la propria soddisfazione: “Questo è un giorno importante per Perugia e per questa consiliatura, che inizia un nuovo modo di fare amministrazione.”

Per il capogruppo di Fratelli d'Italia Stefano Mignini il cittadino è parte integrante dell'amministrazione, per cui ben venga questo regolamento e con esso un modo nuovo di intendere la pubblica amministrazione.

Anche la consigliera Maria Grazia Marcacci (Progetto Perugia) si è detta soddisfatta per il lavoro fatto dai consiglieri, “essendo questa –ha spiegato- la strada nuova sulla quale camminare”.

Una volta approvato dal Consiglio, il regolamento sarà attivato in via sperimentale per un anno, periodo nel quale sarà possibile apportare eventuali modifiche che dovessero rendersi necessarie, in collaborazione con gli uffici.

La I Commissione ha, quindi, preso in esame la proposta di delibera dei consiglieri Bori (PD) e Castori (FI) per la modifica del Regolamento comunale del piano generale della pubblicità, con la quale gli stessi chiedono di aggiungere all’allegato B1, nell’elenco esemplificativo delle forme di pubblicità ammesse (testo emendato questa mattina) anche quelle con pannelli Led o con luci a basso impatto energetico, che non vadano a contrastare con l’articolo 23 del Codice della Strada.

La consigliera Leonardi (Crea Perugia) ha sottolineato l’opportunità, a suo avviso, di discutere e votare la presente proposta insieme a quella già presentata di modifica complessiva del regolamento, ferma in attesa dei pareri, ma che dovrebbe tornare a breve in commissione.

I proponenti hanno ritenuto, tuttavia, più opportuno discutere e mettere in votazione oggi la proposta “dal momento che – come ha spiegato Bori- si tratta di una modifica puntuale e innovativa, necessaria visto che il regolamento attuale non prevede questo tipo di impianto”.

D’altro canto, sia la consigliera Leonardi che poi il dirigente Ciccarelli hanno precisato che, se da un lato, l’attuale regolamento non prevede impianti a led, dall’altro non li vieta. Al contrario, nell’ultimo bando effettuato, i soggetti che hanno proposto tali tipologie di impianti innovativi hanno ottenuto un punteggio superiore. “Tuttavia –ha ulteriormente specificato Ciccarelli- l’elevato costo della pubblicità con gli impianti a led talvolta rappresenta un freno per gli investimenti pubblicitari delle aziende.”

Critico sull’impostazione della proposta il capogruppo CoR Camicia, secondo cui essa rappresenta l’ennesima dimostrazione di come “PD e FI governano insieme. Se i cittadini –ha specificato- avessero voluto far si che la sinistra continuasse a governare l’avrebbero votata.”. Camicia ha anche ribadito come le modifiche ai regolamenti, a suo avviso, non dovrebbero partire dai consiglieri, ma dai dirigenti stessi, che in qualità di esperti del settore, dovrebbero presentare alla giunta proposte di modifica complessive da far approvare, in modo da evitare sovrapposizioni e spezzettature come in questo caso.

I proponenti hanno anche confermato l’opportunità di condivisione di proposte laddove vi siano convergenze tra maggioranza e opposizione su questioni di interesse per la città. Castori, in particolare, ha tenuto a sottolineare che “se certi temi non potranno mai essere condivisi da maggioranza e opposizione, vi sono questioni che per il bene della città e dei cittadini traggono solo vantaggio da tale collaborazione.”

Al termine della discussione, la proposta è stata emendata come suggerito dallo stesso dirigente, quindi votata e approvata con 11 voti a favore e il solo voto contrario di Camicia.

Al terzo punto dell’ordine dei lavori, la commissione ha quindi ridiscusso la proposta di modifica presentata dal consigliere Camicia (CoR), relativa alla modifica del Regolamento di Polizia Municipale. La proposta era stata già discussa nella seduta del 7 dicembre, ma era stata rinviata in attesa dei pareri tecnici.

La modifica si rende necessaria a seguito dell’abolizione dei Consigli di circoscrizione a cui il regolamento in oggetto fa tuttora riferimento.

“Il corpo di Polizia Municipale, si legge nella proposta di modifica, aveva un rapporto diretto con le circoscrizioni che non può più essere espletato in mancanza delle stesse, facendo risultare inutili il punto 2 dell’art. 4 (rapporti con l’Amministrazione comunale), l’art. 5 (rapporti con le Circoscrizioni) e il punto 1d dell’art. 17 (ruolo del vigile di quartiere)”. A tale modifica, sempre secondo Camicia avrebbe dovuto provvedere ormai da anni il dirigente competente che, però, non lo ha fatto.

Peraltro, il capogruppo Cor auspica l’unificazione dei due regolamenti vigenti di Polizia Urbana, per comodità ed anche per una maggiore efficienza ed efficacia.

La commissione, come suggerito dal Presidente Fronduti e dai consiglieri Perari e Sorcini, ha votato la proposta pur in assenza del parere tecnico, riservandosi poi di averlo prima della votazione in consiglio. La proposta è stata approvata con 7 voi a favore e le astensioni dei consiglieri M5S Rosetti e Giaffreda.

 

 

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