Stavo pensando a un commento, possibilmente non banale, sulla nascita del governo Renziloni. Poi sono incappato nelle dichiarazioni di Massimo D'Alema. Che di sconfitte elettorali se ne intende. Debbo riconoscere che è difficile dire di meglio (o di peggio):
«Se la risposta all’esito del referendum, e al voto contrario dei giovani, è quella di spostare Alfano agli esteri per far posto a Minniti, allora abbiamo già perso 4 o 5 punti percentuali, e alle prossime elezioni sarà un’ondata ... Dicono di aver preso il 40% dei voti, come mai nessuno prima, allora devono rileggersi la storia: nel referendum sulla scala mobile il Pci prese il 42% circa e poi alle elezioni ebbe il 20%. Fare il calcolo oggi è semplice». Si è dimenticato di Valeria Fedeli all'istruzione, della Maria Elena Boschi a sottosegretario-sentinella alla presidenza del consiglio o di Luca Lotti ministro dello Sport (!?!). Ma son peccati veniali.

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