A Giovanni Batta “Oscar” mondiale per l’olio d’oliva
PERUGIA - E' Giovanni Batta, perugino, uno dei 20 “re” (“The Best 20”) dell'olio extravergine, eletto da Marco Oreggia e dal suo “Staff” di assaggiatori operanti in tutto il mondo. ”Flos Olei” è la guida più prestigiosa per l'olio extravergine di oliva firmata da Marco Oreggia e Laura Marinelli in cui, ogni anno, sono selezionate e segnalate circa 500 aziende produttrici dell'”oro verde”, sparse in 49 nazioni dei cinque continenti. Ogni azienda e i suoi prodotti ottengono un'attenta valutazione espressa in un punteggio, in alcune “icone”, a simboleggiare la varie motivazioni dell'assaggio, e in una descrizione verbale delle caratteristiche di Azienda, Territorio, Prodotto. Poche le aziende al mondo che raggiungono il punteggio massimo fino ad ora assegnato: 98/100, forse una dozzina; 97/100 li ottengono una ventina e così via.
Aziende e oli sono sottoposti ad una seria e meticolosa selezione e “Flos Olei” rappresenta la “bibbia”, la guida più attendibile al mondo per quanto riguarda la valutazione e la classificazione di un olio extravergine. Oltre a questo Oreggia ha classificato la produzione olearia in 20 categorie: al vertice di ognuna di esse c'è l'olio migliore e il nome del frantoio che lo produce. Giungere a questo vertice equivale a vincere un Tour o il mondiale per un ciclista, vincere un mondiale per una nazionale di calcio, ottenere l'oro a un'olimpiade, il nobel in una delle sezioni in cui è articolato il premio. “L'assegnazione dei premi che compongono la “The Best 20” - dice Marco Oreggia nell'introduzione della sua guida – non è tanto subordinata ai valori organolettici degli oli, ma tiene conto piuttosto della costanza qualitativa di ogni realtà produttrice nel corso degli anni e del valore aggiunto che questa apporta al territorio in cui si colloca. Attraverso la “The Best 20” - aggiunge Oreggia – attribuiamo dei “premi qualità” a una rosa di aziende che, nelle varie categorie descritte, hanno brillato per una ottimizzazione della filiera produttiva.”
Sono 14 le aziende italiane nelle “The Best 20”, 3 spagnole, 2 ungheresi, 1 cilena con un ex-aequo tra una italiana e una ungherese.
Sul gradino più alto di una delle 20 categorie, quella che identifica il: “Migliore olio Extravergine di oliva da Agricoltura Biologica e DOP/Igp”, è salito un produttore umbro, il perugino Giovanni Batta. Giovanni, si può dire, ha l'olio nel sangue e in testa in quanto da generazioni la sua famiglia opera nel settore esprimendosi sempre in qualità senza cercare le vaste platee della grande distribuzione e del grande consumo che, a volte, contrasta appunto con la qualità. Generazione dopo generazione, passo dopo passo, Giovanni è riuscito a scalare questo podio e alzare al cielo la sua bottiglia, il suo “oscar” prestigioso e ripagante dell'impegno suo, di sua moglie Giuliana e dei suoi affezionati ed esperti collaboratori. Un “oscar” consegnato a Roma da Marco Oreggia nel corso di una elegante e prestigiosa cerimonia all'Westin Excelsior di via Veneto..
“Per me, – ha detto Giovanni Batta - a parte la grande soddisfazione e l'orgoglio di aver raggiunto questo traguardo, le cose e...i prezzi non cambiano. I miei metodi di accudire i miei olivi, della raccolta e della trasformazione del prodotto, non cambiano se non per mantenere questi livelli o addirittura migliorarli. Sono contento – ha aggiunto Batta – anche per mia madre, alla soglia dei 100 anni di vita, ma ancora attenta ed esigente nel conoscere la qualità delle olive, le nuove tecnologie ed è la prima a voler assaggiare ogni anno, con la tradizionale bruschetta di frantoio, la prima spremitura che esce dalla centrifuga. Soddisfazione e gratitudine anche per Giovanni, Fausto e Devis i miei più stretti collaboratori. Giuliana, mia moglie, la lascio per ultima ma è la prima a cui dedico questo riconoscimento, essendo anche lei l'artefice dei piccoli ma significativi passi in avanti dell'azienda e del prodotto firmato Frantoio Batta”.
Per la cronaca l'azienda, sulla Guida “Flos Olei” ha ottenuto quest'anno 97/100 di punteggio (olio veramente eccellente) e può contare su quattro significative iconcine: Due frecce parallele e affrontate su fondo grigio a rappresentare una stabile Tendenza Aziendale; una stella: Azienda Top con un punteggio superiore a 95/100; un cuore: Azienda del cuore, azienda di alta qualità che mostra particolare cura e passione per la propria attività; tre frecce celesti concentriche: ecosostenibilità, azienda che opera seguendo modelli ecologisti nel quadro di uno sviluppo sostenibile; una foglia di olivo verde chiaro: olio extravergine da agricoltura biologica.
Delle 14 aziende italiane, oltre a Batta, anche un'altra umbra è stata premiata: la Società Agricola Villa della Genga di Spoleto per il “Migliore Olio Extravergine di Oliva da Agricoltura Biologica”.
Flos Olei e Marco Oreggia premiano insomma la qualità, ma anche la passione per l'attività che uno svolge, la tradizione che affonda le radici nell'esperienza di chi è stato il fondatore dell'azienda, di chi ha inculcato nei suoi successori quella passione, quella professionalità, quel complesso di attenzioni e di serietà che portano a elevarsi al di sopra di chi opera nello stesso settore e a ottenere i riconoscimenti che gratificano e premiano la fatica, la storia, la cultura di una famiglia, di un nome. Certo le parole scritte e le foto non consentono ancora di sentire l'odore e di gustare il sapore dell”Olio Extravergine di Oliva da Agricoltura Biologica e DOP/Igp - BATTA” premiato da “Flos Olei”, ma per questo è sufficiente recarsi direttamente in frantoio, in via San Girolamo tra Perugia e Ponte San Giovanni, o in uno dei negozi specializzati in cui è in vendita l'olio Batta, un olio anche storico, addirittura “etrusco”, insistendo l'oliveto dell'Azienda in un territorio alle spalle dell'Abazia di San Pietro e confinante proprio con la zona dell'Ipogeo dei Volumni e della Necropoli Etrusca del Palazzone.
Un prodotto e un'Azienda che gratificano e onorano la produzione olearia della regione e che tengono alto il nome dell'Umbria tra le eccellenze olearie e agricole a livello mondiale. L'Assessore del Comune di Perugia Cristiana Casaioli ha già reso omaggio a Giovanni Batta con una gradita visita in Azienda a degustare una saporita bruschetta il cui condimento porta “lontano” anche il nome della città di Perugia con la conquista di un riconoscimento mondiale e non soltanto italiano o europeo cui la città aspira in altri settori.
gino goti

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