Aprirà mercoledì 14 dicembre a Piazza Galeotto Marzio il primo coworking cittadino. Il progetto è stato realizzato da Comune di Narni e istituto per i servizi alla persona Beata Lucia, nei cui locali sono stati ricavati gli spazi riservati all’utilizzo condiviso di supporti e strumentazioni per le attività imprenditoriali, soprattutto giovanili.

Il coworking, spiega una nota dell’assessore alle politiche giovanili Alfonso Morelli, è stato votato in Consiglio comunale ed è in linea con Onda nuova–Piano locale giovani. Nasce per favorire l’avvio di nuove attività imprenditoriali e per lo sviluppo di quelle esistenti, fornendo un sostegno tramite la messa a disposizione di uno spazio condiviso e attrezzato con uffici e postazioni.

“Il nuovo servizio – dichiara sempre Morelli – sarà gestito insieme da Beata Lucia, associazione Narni360 e Cesvol che trasferirà nei nuovi locali anche la propria sede narnese. Il coworking – conclude - aumenterà anche l’offerta di servizi già presente in zona grazie alla sede Inps, all’asilo nido Ape Maia e al centro Il Faro e favorirà associazionismo e volontariato”.

Narni: se non puoi pagare le tasse c'è il "baratto amministrativo"

L'assessore Alfonso Morelli: "Sgravi fiscali per i cittadini che si rendono disponibili a curare aree verdi ed immobili pubblici. Vogliamo mantenere una rete civica in grado di migliorare la qualità della nostra vita e della nostra città”.
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Contempla la possibilità di uno sgravio sulla Tari, per chi ha Isee fino a 12mila euro, il “baratto amministrativo” introdotto dall’amministrazione comunale per consentire ai cittadini che ne facciano richiesta di gestire spazi pubblici e aree verdi del comune.

Ne dà notizia l’assessore Alfonso Morelli informando che il Consiglio comunale ha approvato uno specifico regolamento che permette interventi di cura o gestione condivisa di aree o immobili pubblici individuati dall’amministrazione o proposti dai cittadini.

“L’obiettivo – spiega l’assessore – è quello di integrare o migliorare le manutenzioni garantite dal Comune o migliorare la vivibilità e la qualità degli spazi. Il regolamento consente anche di assicurare la fruibilità collettiva di spazi pubblici o edifici non inseriti nei programmi comunali di manutenzione”. Tra le iniziative possibili ci sono i piccoli interventi di cura di aree verdi, parchi pubblici e aiuole, attività legate alla gestione dei rifiuti e interventi di manutenzione dell’arredo urbano.

“Dopo il successo del regolamento per la gestione dei beni comuni – afferma sempre Morelli – con “baratto amministrativo” aumentiamo il nostro impegno per affermare il principio costituzionale di sussidiarietà. Abbiamo introdotto finalmente dei regolamenti che interpretano nuove esigenze di partecipazione attiva della cittadinanza favorendo e disciplinando in modo chiaro le forme di collaborazione con l'amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani."

"Solamente con collaborazione e cooperazione – conclude - possiamo mantenere una rete civica in grado di garantire e migliorare la qualità della nostra vita e della nostra città”.
 

 

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