PERUGIA - Aggiornata alla prossima settimana, a causa della mancanza del numero legale, la seduta dell'Assemblea legislativa dell'Umbria.

Dopo che la presidente Donatella Porzi ha comunicato le assenze per impegni istituzionali degli assessori Antonio Bartolini, Fernanda Cecchini e Fabio Paparelli, i lavori sono stati sospesi, visto  che le opposizioni hanno abbandonato l'aula per protesta.

All’iniziativa si è giunti dopo una serie di interventi, di maggioranza e opposizione, che miravano a stigmatizzare la mancata presenza dei componenti della Giunta regionale, rappresentata dal solo assessore alla Sanità, Luca Barberini.

La defezione degli altri componenti della Giunta, facevano presente i contestatori, non avrebbe consentito lo svolgimento del "question time", che prevede la risposta in aula alle interrogazioni da parte dei componenti dell'Esecutivo regionale, 

Quanto è accaduto è stato stigmatizzato in una nota dal segretario regionale del Pd e membto dell'Assemblea Legislativa umbra Giacomo Leonelli che "pur comprendendo le assenze istituzionali" ha ammesso che le nassenze degli assessori di oggi "non sono state un bel segnale". Ma - ha poi aggiunto - dei non accettare lezioni dall'opposizionr, visto che dove governa, ad iniziare da Perugia, il numero legale in consiglio cade sistematicamente.

Ecco, comunque, la nota integrale diramata da Leonelli:
 
«Quanto è successo stamattina, mi riferisco alla mancanza del numero legale in aula, causato dall'assenza degli assessori – non è stato un bel segnale verso il consiglio e verso la comunità umbra».
«Sicuramente il momento straordinario che la nostra terra sta attraversando, legato in particolare all’emergenza terremoto, porta i membri della Giunta ad avere molti più impegni istituzionali e tavoli di discussione per l’impostazione della ricostruzione, ma occorre anche valorizzare il ruolo del Consiglio e fare in modo di non paralizzare l’attività legislativa e di controllo da esso svolta».
«Come ho detto anche nel corso del mio intervento in aula anche la maggioranza non può che stigmatizzare la giornata non edificante di oggi, con l'auspicio che non si ripeta e che tutte le riflessioni e accorgimenti del caso siano messi in campo a tal fine. Tuttavia non accettiamo la strumentalizzazione posta in atto da un'opposizione che oggi grida allo scandalo, quando la mancanza del numero legale dopo un paio d'ore di lavoro in alcuni comuni che governano, come quello di Perugia, è di fatto prassi sistematica».
 

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