TERNI - Un atto d’indirizzo con il quale si chiede che vengano “cautelativamente e tempestivamente rimossi dall’incarico gli assessori D’Ubaldi e Bucari e sollevati dalle attuali mansioni i dirigenti a loro volta indagati” è stato presentato in apertura di seduta del Consiglio comunale odierno dal consigliere Paolo Crescimbeni (Gm). L’atto era stato sottoscritto dai gruppi di Forza Italia, Movimento Cinque Stelle, I Love Terni e Fratelli d’Italia. Crescimbeni ne aveva anche chiesto l’iscrizione all’ordine del giorno subito dopo le dichiarazioni del sindaco, ma la richiesta è stata respinta a maggioranza.

Le comunicazioni del sindaco sono state precedute da qualche momento di tensione tra alcuni consiglieri di maggioranza e minoranza, interrotti anche dall'intervento della polizia municipale. Le opposizioni, in particolare, hanno abbandonato l'aula dopo la bocciatura dell'inserimento all'ordine del giorno del loro atto di indirizzo che chiedeva la rimozione dall'incarico degli assessori indagati, mostrando alcuni cartelli con la scritta "Pdimissioni".

Nelle sue comunicazioni al consiglio comunale il sindaco Di Girolamo ha ricostruito le notizie riguardanti le indagini che hanno coinvolto l’amministrazione comunale. “Fin dal primo momento – ha affermato - siamo stati a piena disposizione della magistratura. Quello che è accaduto è comunque un fatto che ha toccato fortemente la città suscitando preoccupazione e sconcerto”.

Il sindaco ha aggiunto di ritenere doverosa l’indagine della magistratura perché “quando si ha notizia di reati, specie se si tratta di reati che potrebbero essere stati commessi e che per di più riguardano la cosa pubblica, i cittadini hanno pieno diritto di sapere come stanno le cose".

“Ben vengano le indagini e gli approfondimenti – ha sottolineato il sindaco -  perché sono sicuro che faranno emergere la nostra correttezza e quella di tutti i collaboratori. Chiedo solo – ha aggiunto – che tutto proceda celermente. Da parte mia, in questa fase così complessa per l’amministrazione farò in modo che l’attività amministrativa prosegua con la necessaria efficacia”.

Di Girolamo, nel corso delle sue comunicazioni, ha affrontato tutte le sette questioni al centro delle indagini che avevano portato la scorsa settimana all’operazione condotta dalle forze dell’ordine negli uffici comunali. In particolare ha rivendicato la correttezza degli atti e dei procedimenti riguardanti l’appalto dei servizi alla Cascata delle Marmore, l’affidamento della gestione del verde pubblico, dei servizi cimiteriali e delle manutenzioni; il passaggio della gestione del call center per le segnalazioni dei cittadini da Usi a Terni Reti, la gestione delle mense scolastiche, l’adeguamento del sistema antincendio del Caos, la gestione del sistema della pubblica illuminazione.

Le opposizioni, come detto, avevano abbandonato l’aula prima ancora dell’intervento del sindaco, dopo che la maggioranza aveva bocciato l’inserimento all'ordine del giorno dell’atto d’indirizzo proposto da Crescimbeni. Per questo, intervenendo subito dopo il primo cittadino, il presidente del gruppo consiliare del Pd Andrea Cavicchioli, ha fatto rilevare che, in loro assenza il dibattito che avrebbe dovuto far seguito alle comunicazioni del primo cittadino sarebbe stato inutile.

Il consiglio ha quindi affrontato i punti seguenti iscritti all’ordine del giorno, approvando  un atto d'indirizzo per la stipula di un patto di amicizia con le popolazioni dei territori di Salvgorod, contaminati dal disastro di Chernobyl.

Condividi