Referendum/ Ciavaglia (Cgil Perugia): nostro NO contro neocentralismo statalista
PERUGIA - La posizione della Cgil al prossimo referendum costituzionale del 4 dicembre è nota: la nostra organizzazione ha deciso, democraticamente, attraverso la sua assemblea generale, di dire NO ad una proposta di revisione della Costituzione, approvata a colpi di maggioranza, che non garantisce quello che promette (governabilità, riduzione dei costi, etc.) e taglia invece drasticamente gli spazi di partecipazione, dando vita ad un neocentralismo statalista che rischia di far passare sopra la testa delle popolazioni locali le decisioni che riguardano i territori.
Questa prospettiva non può che preoccuparci, tanto più in una fase delicata come quella attuale, in cui alla crisi economica ancora durissima che investe la nostra regione più del resto del paese, si è aggiunta l’emergenza terremoto, che non sarà certo di rapida risoluzione, e nella quale uno dei pericoli maggiori è proprio quello di una gestione “lontana” dalle popolazioni e dalle reali esigenze dei territori.
In un momento così drammatico per la nostra regione ci sarebbe bisogno di occuparsi dei problemi reali, dell’economia, del lavoro, della povertà crescente: invece siamo bloccati da questa “riforma”, voluta da pochi e per pochi, imposta al paese, fortemente divisiva, in un momento in cui i problemi reali sono altri.
Per questo l’invito che rivolgiamo a tutti i nostri iscritti, alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Umbria, alle pensionate e ai pensionati, è quello di andare a votare NO al referendum del 4 dicembre: la nostra Costituzione non va cambiata, ma applicata.
Filippo Ciavaglia
Segretario generale Cgil Perugia




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