Referendum costituzionale/ Risposta alle incursioni mediatiche contro l’ANPI
Da quando l'ANPI ha espresso la propria posizione contraria alle modifiche costituzionali proposte dal governo, si è verificata la consegna del silenzio stampa, per quanto riguarda le iniziative sia a livello di memoria che sul tema specifico del referendum, mentre arrivano decine di notizie ed assistiamo ad un gran scrivere ad un gran vociare, ad interventi su tutti gli strumenti di informazione, quando si tratta di criticare l’Associazione.
Viene dato un risalto abnorme a tutti gli aliti di vento che si muovono intorno all'ANPI e talvolta si creano ad arte episodi che possono essere fonte di frastuono mediatico.
C'è un accanimento nei confronti dell'ANPI, un tam tam mediatico così potente da indurci a dire che in questa campagna referendaria, per i proponenti le modifiche della Costituzione, il vero nemico non solo da battere ma da distruggere, è l'ANPI.
Riteniamo che la ragione per questa forte “attuale” inimicizia sia che l'ANPI è la casa degli antifascisti, la casa in cui ci si può confrontare e la democrazia è ancora vissuta come una ricchezza, è la casa in cui i valori fondanti della Resistenza della Lotta di liberazione e della Costituzione sono vivi e palpitanti, è la casa in cui non si svende nulla e non si accettano ricatti.
L' ANPI non aspira ad essere un partito politico, l'ANPI aspira a mantenere viva la memoria i suoi valori ed a salvaguardarla dalle incursioni negativamente revisioniste, aspira all'attuazione della Costituzione e la difende in modo coerente e fedele al proprio Statuto che ha raccolto l'eredità dei valori che animarono i Partigiani.
Questa fermezza, serietà e coerenza, questo argine che poniamo all'avventurismo istituzionale, questo presidio democratico e luogo aggregativo e rispettoso delle diversità che è l'ANPI evidentemente non piace e spaventa chi vuol ottenere con le modifiche alla Costituzione minor partecipazione e maggiore sudditanza.
Oggi rinnoviamo per tutti la memoria e le parole che ebbero a pronunciare alcuni uomini delle Istituzioni:
"L'Assemblea Costituente ha pensato e redatto la Costituzione come un patto di amicizia e fraternità di tutto il popolo italiano,cui essa la affida perché se ne faccia custode severo e disciplinato realizzatore".
Umberto Terracini
"Dietro ad ogni articolo della Carta Costituzionale stanno centinaia di giovani morti nella Resistenza. Quindi la Repubblica e la Costituzione sono una conquista nostra e dobbiamo difenderle, costi quel che costi".
Sandro Pertini
ORA E SEMPRE RESISTENZA
Mari Franceschini

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